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Italcementi diventa tedesca

HeidelbergCement acquisterà il 45% del capitale della società bergamasca detenuto dalla holding Italmobiliare. Un'operazione di consolidamento del settore del cemento

mercoledì 29 luglio 2015 - Erika Seghetti

italcementi
Italcementi diventa tedesca. Con effetto sorpresa. L'operazione, ufficializzata ieri, che prevede l'acquisto da parte del Gruppo tedesco HeidelbergCement del 45% del capitale della società bergamasca detenuto dalla  holding Italmobiliare, è stata infatti tenuta nascosta per tutto il periodo di trattative. Una manovra da manuale. Ma non imprevendibile in un settore che sta vivendo una fase di grande consolidamento e ristrutturazione. Poche settimane fa è stata formalizzata la fusione della svizzera Holcim e la francese Lafarge, che ha dato definitivamente vita al maggior gruppo al mondo nel settore del cemento. E adesso, ecco il secondo nel campo del cemento, terzo nel calcestruzzo e primo nel settore degli aggregati.

Il valore della maxi-operazione

L'acquisto della partecipazione detenuta da Italmobiliare in Italcementiè avvenuta a un prezzo di 10,60 euro per azione, che rappresenta un premio del 70,6% rispetto al prezzo medio ponderato di Borsa degli ultimi 3 mesi, per un controvalore totale di 1.666 milioni di euro. Successivamente al closing dell'operazione, HeidelbergCement sara' tenuta ad effettuare un'Offerta Pubblica di Acquisto Obbligatoria per cassa sul restante capitale di Italcementi al medesimo prezzo per azione pagato a Italmobiliare che a sua volta diventera' azionista del gruppo tedesco con una quota tra il 4 e il 5,3% tramite aumento di capitale riservato. Con il perfezionamento dell'accordo con HeidelbergCement e le altre iniziative di semplificazione e riorganizzazione gia' in atto nel Gruppo, si legge in un comunicato, Italmobiliare potra' poi contare su una solida posizione finanziaria e una cassa di circa 670-870 milioni di euro, in funzione della quota di capitale HeidelbergCement sottoscritta, che potra' essere destinata a nuovi investimenti. Il nuovo gruppo potra' contare su una capacita' produttiva totale di circa 200 milioni di tonnellate di cemento, 275 milioni di tonnellate di aggregati e 49 milioni di metri cubi di calcestruzzo, con un fatturato proforma 2014 di circa 16,8 miliardi di euro realizzato in oltre 60 Paesi presenti in 5 continenti.
Oltre a mantenere una forte presenza nel settore dei materiali da costruzione, con la partecipazione in HeidelbergCement rafforzeremo il portafoglio di investimenti industriali che si affiancano alle partecipazioni già detenute nel settore dell'imballaggio alimentare (SirapGema) e in altri comparti diversificati, afferma la nota della holding che fa capo ai Pesenti al termine del Cda che ha approvato l'operazione con il gruppo tedesco.Un settore dominato da big players

Ma la partita si gioca non solo nella copertura dei comparti ma anche e sopratutto a livello geografico. Se il gruppo tedesco è forte in Nord Europa, nell'Africa sub-sahariana e in Asia, Italcementi la fa da padrona nell'Europa mediterranea e nel Nord Africa. E ciò che emerge dalle operazioni in atto nel settore è che il futuro sarà nelle grandi economie di scala, nel prepararsi ad un'attesa ripresa degli investimenti infrastrutturali, già iniziata negli Usa ma prevista anche nel Vecchio Continente da qui a qualche anno, facendosi big player. 

Il malcontento dei sindacati e la 'gioia' di Piazza Affari

La notizia dell'acquisizione ha fatto 'volare' i titoli del settore costruzioni a Piazza Affari. Le azioni Italcementi sono entrate in negoziazione evidenziando un balzo del 52%, avvicinandosi ai 10,60 euro per azione offerti dalla società tedesca. In forte rialzo anche Italmobiliare che mette a segno un progresso del 37%. L'operazione alimenta gli acquisti anche su Buzzi Unicem che sale di oltre 6,72%, mentre Cementir guadagna oltre l'8% e Vianini Lavori più del 7%. A Francoforte invece scivolano le azioni HeidelbergCement, di quasi il 4%. 

Lo stesso entusiasmo non si respira, però, sul fronte dei sindacati del settore edile, che esprimono preoccupazione per gli aspetti occupazionali della cessione del controllo del gruppo del cemento Italcementi alla tedesca Heidelberg. Oltre ad essere avvenuto senza il coinvolgimento dei sindacati, l'accordo "non dà alcuna garanzia sia sul mantenimento dei livelli occupazionali rispetto al piano di ristrutturazione, che si concluderà a gennaio 2017, sia per quanto riguarda gli stabilimenti che la sede direzionale di Bergamo, nella quale lavorano circa 600 persone", si legge nella nota  congiunta dei segretari nazionali di FenealUil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil.

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