i.active Biodynamic, da prototipo utilizzato per Palazzo Italia esce sul mercato, offrendo a tutti un nuovo cemento sostenibile resistente e allo stesso tempo di grande qualità estetica. Molti i rappresentanti della building community giunti a Milano per conoscere da vicino il prodotto, scoprirne le caratteristiche e vedere da vicino la sua prima applicazione sperimentale: la struttura esterna e le facciate interne di Palazzo Italia, progettata dallo studio Nemesi & Partners.
IL CEMENTO BIODINAMICO. i.active BIODYNAMIC è una malta cementizia ad alta fluidità destinata alla realizzazione di elementi architettonici prefabbricati non strutturali, dalle geometrie complesse e a sezione sottile. Il nome del prodotto racchiude le sue innovative caratteristiche. La componente “bio” è data dalle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento, ottenute grazie al principio attivo TX Active brevettato da Italcementi. A contatto con la luce del sole, il principio attivo presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria, trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog. La malta, inoltre, prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. La “dinamicità” è invece una caratteristica propria del nuovo materiale, che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme complesse come quelle che caratterizzano i pannelli di Palazzo Italia. Grazie alla sua particolare lavorabilità, i.active BIODYNAMIC può penetrare nei casseri - progettati uno ad uno - fino a formare il disegno finale del pannello, il tutto garantendo una straordinaria qualità superficiale. Il nuovo materiale presenta, inoltre, caratteristiche di lavorabilità e resistenza straordinarie se confrontato con le malte classiche: è due volte più resistente alla compressione e due volte più resistente alla flessione.
Un’altra caratteristica del prodotto, non meno rilevante ai fini del progetto, è la sua durabilità; infatti la matrice compatta e la ridotta porosità forniscono agli elementi prefabbricati realizzati con i.active BIODYNAMIC un bassissimo assorbimento d’acqua e una significativa resistenza agli agenti atmosferici, come eventi temporaleschi, cicli di gelo e disgelo, e via dicendo. i.active BIODYNAMIC è di semplice utilizzo: con la sola aggiunta di acqua è possibile ottenere manufatti a elevato pregio estetico per diverse soluzioni architettoniche in una singola fase produttiva e senza post-lavorazioni.
Inoltre, grazie all’aggiunta di pigmenti inorganici e/o inerti fini colorati, si possono realizzare manufatti in diverse colorazioni.12.500 ORE DI RICERCA. Per la messa a punto del nuovo prodotto, Italcementi ha coinvolto 15 ricercatori che hanno dedicato complessivamente 12.500 ore in attività di ricerca, prove sperimentali, test di laboratorio, applicazioni in scala per la realizzazione dei pannelli e un dialogo serrato con i progettisti di Palazzo Italia, per giungere poi alla formulazione finale e ai primi modelli di pannelli insieme a Styl Comp, l’azienda bergamasca che ha realizzato gli oltre 750 pannelli della struttura. Nella fase di sperimentazione del prodotto, Italcementi si è avvalsa della collaborazione dell’Università di Napoli per gli aspetti legati alla performance dinamica e dell’Università di Firenze per lo studio delle prestazioni meccaniche.
Il cemento biodinamico è coperto da 5 brevetti estesi a livello mondiale. Un altro aspetto importante della ricerca è l’approccio LCA (Life Cycle Assessment), una sorta di check-up che ha confermato le caratteristiche di sostenibilità del prodotto. La base del biodinamico è il cemento bianco che esce dagli impianti Italcementi di Rezzato (BS). È un cemento che naturalmente non contiene cromo, caratteristica che valorizza ulteriormente la componente “bio” del nome. Tutte queste scelte vanno nella direzione richiesta dai progettisti dello studio Nemesi, ovvero quella di realizzare un edificio a “Emissioni Zero”.
DOVE REPERIRLO. Il cemento biodinamico sarà venduto in sacchi da 1000 kg, addizionabile con fibre per conferirgli maggiore resistenza. La soluzione ottenuta può essere colorata con pigmenti. Innovazione anche nel modello distributivo. Per abbattere i costi di trasporto italcementi a licenziatari in giro per il mondo e anche prefabbbricatori. Le applicazioni possono essere manufatti interni ed esterni, facciate ventilate o lastre da rivestimento se prodotte in basso spessore. Il costo? 1100 euro tonnellata.
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