Senza l'introduzione di un equo compenso per i professionisti, il Jobs Act del lavoro autonomo “resta un provvedimento soddisfacente, ma gravemente incompleto”.
Lo evidenzia il Consiglio nazionale degli ingegneri nella circolare n. 67 del 23 maggio 2017, nella quale il Cni approfondisce le novità della Legge “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”, approvata in via definitiva il 10 maggio dal Senato (LEGGI TUTTO).
“Il Consiglio Nazionale Ingegneri, nell'ambito del lavoro portato avanti dalla Rete Professioni Tecniche, ha seguito sin dal principio il provvedimento, e in fase di prima lettura, gran parte delle proposte avanzate sono state accolte”, spiega la circolare del Cni. In particolare: