Si è conclusa con grande soddisfazione degli organizzatori la quindicesima edizione di Klimahouse, che quest’anno ha registrato oltre 36.000 visitatori, tra operatori di settore e utenti finali. Quattro giorni di eventi dedicati all’edilizia sostenibile con un unico grande messaggio – “Costruire bene. Vivere bene” – e l’obiettivo di riscoprire il rapporto tra uomo e natura, fra tradizione e nuovi standard tecnologici. Un progetto condiviso con entusiasmo dagli oltre 450 espositori presenti e dagli esperti internazionali, associazioni e istituzioni che hanno partecipato alla manifestazione.
Protagonista è stata l’innovazione, testimoniata dalle proposte di tutte le aziende espositrici che hanno presentato prodotti e soluzioni concrete per una nuova edilizia che cambia: dai materiali all’impiantistica, dalle tecniche costruttive più innovative e a impatto ridotto fino ai dispositivi hi-tech. Per premiare le aziende che hanno maggiormente dimostrato capacità innovativa e alto livello tecnologico, Fiera Bolzano ha promosso due premi. Il primo è il Klimahouse Trend, organizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, che si è rivolto alle imprese espositrici più consolidate e ha premiato LenEco Srl, azienda altoatesina che si è distinta per il sistema costruttivo “LinaHAUS”, che, mediante l’utilizzo di componenti interamente in legno non trattato, permette di realizzare edifici in legno massiccio senza coibentazione o strati di rivestimento aggiuntivi.
Il secondo, il Klimahouse Future Hub Award 2020, era rivolto alle giovani start up e ha premiato FBP – Future is a Better Place per il suo segnalatore che rileva la qualità dell’aria nelle aule scolastiche, usando algoritmi di intelligenza artificiale.
Grande successo anche per i Klimahouse Tours, visite guidate agli edifici sostenibili dell’Alto Adige più virtuosi, organizzate in collaborazione con la Fondazione Architettura e per il Klimahouse Congress con i suoi 15 speaker internazionali. Tra gli ospiti d’onore del Congresso, Luca Mercalli a cui è stata consegnata la targhetta di certificazione CasaClima R dell’Agenzia CasaClima per il recupero di una vecchia casa di montagna datata 1732, trasformata in un esempio di sostenibilità ambientale e di autosufficienza energetica secondo un programma di riqualificazione edilizia e rivitalizzazione culturale delle terre alte in linea con le più avanzate visioni di sviluppo dolce dell’arco alpino. Un riconoscimento, che il climatologo definisce “simbolo di coscienza e sensibilità civica”.
Ha fatto il suo debutto a Klimahouse il format di eventi e comunicazione HHH – HOME, HEALTH & HI-TECH che ha richiamato medici ed esperti del mondo dell’edilizia. Un’iniziativa, con un focus sulla salubrità indoor, che ha offerto l’opportunità di guardare in modo nuovo e con un approccio interdisciplinare ed interprofessionale al tema del benessere e della salute grazie al supporto di Cnt-Apps, partenariato universitario che raggruppa il Politecnico di Torino, l’Università Federico II di Napoli, l’Università di Padova, l’Università del Salento, l’Università di Ferrara, l’Università della Basilicata e le Università di Madrid e Valencia.
Un grande contributo per ridisegnare il futuro del green building, infine, è arrivato dagli oltre 60 ragazzi della Generazione Z arrivati a Klimahouse da tutta Italia. Tra le iniziative più rilevanti, “Onda Z @ Klimahouse 2020” che ha offerto una due giorni di hackathon, svoltasi presso la Libera Università di Bolzano, in cui i ragazzi hanno presentato le proprie idee e soluzioni. Progetto vincitore - firmato da Laura da Bolzano, Giulia da Rapallo, Riccardo da Pomezia ed Emanuela da Torre del Greco - è Greenisland che mira a riportare la natura in città, permettendo alle comunità di collaborare attivamente alla produzione di cibo in piccola scala. L’obiettivo è quello di offrire servizi per l’installazione di orti urbani sui condomini che rispettino la sinergia della natura e la corretta combinazione tra le diverse specie coltivate.