Il 21 giugno scorso i negoziatori del Parlamento Europeo e della Presidenza bulgara del Consiglio dell’Unione Europea hanno raggiunto un laborioso accordo sulla Direttiva Europea per l’Efficienza Energetica e sul Regolamento per la Governance dell’Unione dell’Energia.
L’accordo, in una prospettiva 2030, definisce un target di efficienza energetica del 32,5%, un sub-target di risparmio obbligatorio dell’energia venduta ai consumatori finali dello 0,8% annuo ed introduce per la prima volta nel sistema normativo europeo il principio Efficiency First (leggi qui).
L’accordo raggiunto a Bruxelles dopo mesi di lunghi negoziati tra i vari paesi membri è un passo nella giusta direzione - ha commentato Paolo Curati, Managing Director di Knauf Insulation Italia (in foto) - sarebbe stato auspicabile raggiungere un accordo ancora più ambizioso e allineato agli obiettivi di Parigi, ma considerate le condizioni e le posizioni di alcuni stati membri dobbiamo essere soddisfatti. Il nuovo governo italiano, insieme al nuovo governo spagnolo, ha giocato un ruolo decisivo per sbloccare i negoziati dimostrando che l’efficienza energetica è un pilastro della politica energetica italiana.
Knauf Insulation ritiene l’efficienza energetica, in particolare la riqualificazione del parco immobiliare italiano, sia una grande opportunità di crescita economica e di creazione di posti di lavoro non delocalizzabili. Le posizioni di Knauf Insulation sul tema erano già state presentate al Festival dell’Energia 2018, che si è tenuto a Roma e Milano. Al Festival, l'azienda ha sottolineato l’importanza e la necessità di impostare politiche serie e ambiziose per sostenere il mercato dell’efficienza energetica e ne ha evidenziato le ricadute in termini economici, sociali ed ambientali.
Crediamo che sia del tutto evidente l’utilità trasversale dell’efficienza energetica in termini di competitività, miglioramento significativo della qualità dell’ambiente, sicurezza degli approvvigionamenti e sviluppo tecnologico ed infrastrutturale del Paese - aveva spiegato Paolo Curati nel suo intervento di apertura dei lavori il 7 giugno a Roma. Dai dati ufficiali dell’ENEA sappiamo che l’Italia ha un’intensità energetica inferiore alla media dei Paesi UE ma essa è dovuta sostanzialmente al netto miglioramento del settore industria mentre ancora tanto si può fare per ridurre l’intensità energetica nel settore dell’edilizia residenziale.
CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: PROSPETTIVA PER GLI INVESTIMENTI. Chiuso il capitolo sulle direttive per l’efficienza energetica, nei prossimi mesi l’agenda europea prevede l’inizio del processo legislativo per il piano finanziario europeo 2020-2027.
È fondamentale – secondo Curati - che sia affrontato il tema del finanziamento della riqualificazione energetica attraverso una pianificazione strategica dei fondi europei per il periodo 2020 – 2027 e attraverso la promozione di modelli di finanziamento innovativi come i contratti di rendimento energetico per l'isolamento delle facciate degli edifici pubblici e dei condomini privati, che potenzialmente potrebbero ridurre a zero gli investimenti iniziali per interventi di efficientamento degli edifici.
Risale al maggio scorso la pubblicazione da parte di EUROSTAT di una guida operativa per la contabilità pubblica dei contratti di rendimento energetico. La guida definisce le condizioni in base alle quali sarà possibile, da ora in avanti, contabilizzare off-balance-sheet gli interventi di riqualificazione energetica realizzati attraverso contratti di rendimento energetico negli edifici pubblici.
Fare efficienza non significa creare debito pubblico, ma fare investimenti che si ripagano attraverso i risparmi conseguiti. Con le nuove regole di contabilità pubblica per i contratti di rendimento energetico, le autorità pubbliche hanno finalmente la possibilità di intervenire sul parco immobiliare di proprietà senza le limitazioni definite dal patto di stabilità. Ci aspettiamo una crescita significativa degli interventi di efficientamento nel settore pubblico e ci auguriamo che iniziative simili possano proliferare nei prossimi anni - ha concluso Paolo Curati.