Il 14 novembre scorso la Banca europea per gli investimenti (Bei) ha annunciato, per bocca del suo vicepresidente Andrew McDowell, lo stop entro la fine del 2021 ai finanziamenti per i progetti legati ai combustibili fossili.
Lo stop non riguarderà i progetti che la Commissione europea ha già autorizzato, come ad esempio i gasdotti Tap e Poseidon.
La Bei investirà circa 1.000 miliardi di euro tra il 2021 e il 2030 a sostegno delle iniziative sul clima.
La Banca europea per gli investimenti intende inoltre portare al 50% entro il 2025 la quota di finanziamenti dedicata alla salvaguardia dell’ambiente e investire in progetti di transizione energetica in dieci Paesi dell'Unione europea, con finanziamenti fino a una quota del 75%.
Negli ultimi 5 anni la Bei ha stanziato oltre 65 miliardi per le fonti rinnovabili, l'efficienza energetica e la distribuzione.
MEF: BENE NUOVA POLITICA ENERGIA BEI. "Accogliamo con soddisfazione l'approvazione da parte della Bei della nuova politica dell'Energia, che testimonia l'ambizione dell'Europa nel perseguire la lotta ai cambiamenti climatici, accelerando la fuoriuscita dalle fonti fossili nella produzione di energia”, ha commentato il ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri. “Una scelta coerente con il Green New Deal europeo promosso dalla nuova Commissione Ue, al quale si è ispirata l’azione del Governo, come testimonia l'impegno assunto con la Legge di Bilancio verso un'economia più verde e orientata ad una crescita più sostenibile. L'Italia ha votato a favore della nuova strategia, consapevole della assoluta necessità di una azione forte e risoluta a favore dell'ambiente", ha aggiunto Gualtieri.