Si è tenuto il 17 luglio un seminario di approfondimento sul Decreto "Sblocca Cantieri". L'evento - promosso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, da Itaca (Istituto per l'innovazione e la trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale) e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - ha consentito di sviscerare la genesi e la ratio del provvedimento, mettendo in luce gli aspetti positivi, ma anche le criticità legate all'applicazione del provvedimento, anche in relazione al Codice dei Contratti Pubblici.
"L’evento odierno - ha spiegato Anna Casini, Presidente di Itaca e Vicepresidente della Regione Marche, introducendo i lavori - rappresenta un percorso che Itaca e la Conferenza delle Regioni hanno intrapreso sin dall’avvio dell’iter legislativo del cosiddetto decreto “Sblocca Cantieri”. “In un momento in cui il sistema detta regole sugli appalti pubblici e attua profondi cambiamenti, è necessario e fondamentale – ha proseguito Casini – accompagnare l’operato delle stazioni appaltanti con un’attività formativa che rafforzi le competenze e le conoscenze, rassicurando gli operatori impegnati nella gestione quotidiana dei contratti pubblici”.
Per il Capo dell'Ufficio Legislativo del Ministero delle Infrastrutture e trasporti, Alfredo Storto, certamente "ci aspetta una sfida" e "non ci sono sfide senza difficoltà, ma si tratta di una sfida che sia per il settore pubblico che per il settore privato parte sotto i migliori auspici. Il decreto legge, cosiddetto Sblocca Cantieri, è un provvedimento - spiega Storto ai microfoni del canale Youtube di Regioni.it - che nasce dopo un’istruttoria attenta, formale, con una consultazione pubblica, che ha avuto molti interventi e ha fissato in qualche modo i grandi temi da affrontare. Il governo ha confezionato un decreto legge e insieme un disegno di legge per approfondire temi più ampi che per ragioni tecniche non potevano entrare nel primo veicolo normativo". Poi - prosegue Storto- lo ha consegnato al Parlamento che lo ha arricchito di nuove sfide. Che cosa accadrà? Accadrà sicuramente, ne sono convinto, che queste sfide verranno raccolte sia dal pubblico che dal privato perché nel momento in cui si tenta di uscire dalla crisi le leve normative fornite costituiscono veicoli per cambiare il passo ed accelerarlo. Sapremo dire se ha funzionato o meno questa sfida probabilmente alla fine del ciclo che il decreto individua, ovvero alla fine del 2020". Quanto al "disegno di legge delega governativo che ovviamente dovrà essere approvato dal Parlamento – al momento è al Senato – offre due opportunità sulla scorta dei risultati della decretazione d’urgenza e della prima applicazione. Si potrà scegliere di ritoccare soltanto alcuni aspetti del codice in maniera puntuale, oppure se verranno al pettine nodi più grandi di tipo strutturale la delega consentirà anche di poter mettere mano alle strutture fondative del codice. Evidentemente sempre - comclude - nel rispetto dell’interesse alla stabilità normativa – e questo è molto importante – per tutti gli operatori del settore".
Nel corso dei lavori - coordinati da Loredana Cappelloni (Direttore Generale per la regolazione e i contratti pubblici del ministero delle Infrastrutture e Trasporti) - è intervenuta Ivana Malvaso, dirigente della Regione Toscana e Coordinatrice del Gruppo di Lavoro Contratti pubblici di Itaca che ha illustrato le novità della legge 55/19 di modifica al codice dei contratti pubblici in materia di appalti sotto soglia. In particolare, sono state affrontate le tematiche attinenti alle nuove modalità di selezione degli operatori economici così come previsto dal nuovo art 36 comma 2 del codice. Di particolare interesse è stata poi l’illustrazione delle nuove modalità previste dallo “Sblocca Cantieri” sull’inversione procedimentale di apertura delle offerte economiche prima delle buste amministrative. Da ultimo Malvaso ha illustrato le modifiche allo Sblocca Cantieri sui criteri di selezione.
Il secondo intervento della mattinata è stato quello di Pietro Ciaravola, Dirigente del MIT, il quale ha trattato ed affrontato la tematica attale per le Stazioni Appaltanti del calcolo dell’anomalia ai sensi dell’articolo 97 comma 2, come modificato dal legislatore. L’intervento del Dirigente MIT, dal taglio tecnico e concreto, è stato utile a tutte le Stazioni Appaltanti che hanno partecipato al semionario al fine di poter applicare la nuova fattispecie normativa. Iolanda De Luca, Dirigente MIT, ha illustrato le modifiche al codice dei contratti pubblici in materia di DGUE (Documento di Gara Unico Europeo) e subappalto. Di rilevante interesse, la tematica delle modifiche normative al subappalto con particolare riferimento all’eliminazione dell’individuazione della terna dei subappaltatori ed il limite alla quota subappaltabile elevata al 40% dello Sblocca Cantieri, rimessa alla discrezionalità delle stazioni appaltanti. Patrizia Macaluso della Regione Umbria ha invece illustrato le novità introdotte dello Sblocca Cantieri in tema di progettazione e manutenzioni ordinarie e straordinarie, soffermandosi sulla nuova possibilità data alle stazioni appaltanti di utilizzo, fino al 31 dicembre 2020, dello strumento dell’appalto integrato. Di particolare interesse gli approfondimenti sul Docfap e sugli impatti dei nuovi criteri in materia di progettazione e la programmazione delle Stazioni appaltanti. L’ultimo intervento della mattinata è stato quello di Massimiliano Brugnoletti, il quale ha affrontato le novità in materia di rito appalti ai sensi dell’art. 120 c.p.a. e i nuovi rimedi giurisdizionali previsti dal legislatore con le modifiche normative.
Nel pomeriggio si è poi tenuta la Tavola rotonda «Il decreto “Sblocca Cantieri”: il punto di vista degli operatori del settore » che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle organizzazioni sindacali e delle associazioni rappresentative del mondo dell'impresa. Sono infatti intervenuti il Presidente dell’ANCE, Gabriele Buia, il Presidente di ASSISTAL, Angelo Carlini, il Presidente Confcooperative Lavoro e Servizi, Massimo Stronati e il Segretario Generale Fillea CGIL, Alessandro Genovesi. E ancora: il Segretario Generale Feneal UIL, Vito Panzarella, il Presidente ANAEPA Confartigianato, Arnaldo Redaelli e il Presidente OICE, Gabriele Scicolone, il Responsabile Legislativo Legacoop Produzione e Servizi, Marco Mingrone e il Vice Presidente di CNA Costruzioni, Riccardo Roccati. Per la Rete delle Professioni Tecniche è intervenuto il Coordinatore Armando Zambrano. A coordinare i lavori, Fulvio Bonavitacola (Coordinatore Commissione Infrastrutture Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Vicepresidente della Regione Campania) che a margine dell’incontro ha voluto sottolineare il ruolo “promotrice” della Conferenza in vista del regolamento da emanare entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge Sblocca cantieri.
"La prima problematica sottolineata - afferma ai microfoni del canale Youtube di Regioni.it - è "l'arco temporale troppo ravvicinato tra una modifica e l’altra, in materia di codice degli appalti. Si avvicendano correttivi, integrazioni, emendamenti, che determinano un’incertezza applicativa e criticità da parte soprattutto di coloro che devono adottare delle decisioni di conformità al codice. Questo disagio, nel convegno è stato registrato sia dal versante dell’amministrazione, sia dal versante del mondo delle imprese". Anche per questo, speiga Bonavitacola, "La Conferenza delle Regioni si è fatta promotrice di una riflessione che vuole essere anche un modulo organizzativo in vista del regolamento da emanare entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge Sblocca cantieri. La Conferenza farà da raccoglitore di una serie di osservazioni, di critiche, di proposte, di suggerimenti, in modo da poterle utilizzare in sede di attività regolamentare: su questo chiederemo poi un confronto al governo per arrivare ad un testo possibilmente condiviso e anche migliorativo dell’attuale regime normativo".