“Tra Campania, Basilicata e Calabria, c'è una strada dove ogni viaggio è una scoperta: è l’Autostrada del Mediterraneo. Buon viaggio”. È il claim della campagna di comunicazione istituzionale sulla nuova A2 Autostrada del Mediterraneo: un invito a rivedere l’idea di autostrada e di infrastruttura. Anas vuole proporre una visione della A2 diversa rispetto al passato: non solo un luogo di passaggio, ma anche un’opera attraverso la quale accedere, apprezzare e riscoprire i territori del Sud Italia attraversati dal tracciato. Sarà la prima autostrada ad avere un piano di valorizzazione che promuove l’offerta turistica, declinandola sotto ogni aspetto: culturale, spirituale, artistico ed enogastronomico.
La campagna, realizzata da Anas e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, è stata presentata ieri dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini e dal presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani. Alla conferenza hanno partecipato, in rappresentanza delle regioni attraversate dalla A2, anche Marcello Pittella, Presidente della Regione Basilicata e Roberto Musmanno, Assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria.
LA A2 SARÀ LA PRIMA SMART ROAD ITALIANA. La A2 sarà la prima smart road italiana, grazie all’implementazione delle tecnologie di ultima generazione applicate alla mobilità e alla sicurezza di chi viaggia. L’autostrada verrà interamente cablata e dotata di hot spot Wi-Fi ogni 300 metri per dare e ricevere informazioni e creare una connessione unica. Così gli utenti potranno usufruire di info-viabilità, condizioni meteo, segnalazione congestione, percorsi alternativi e sistemi di sicurezza innovativi come l’SOS On Board. L’Azienda potrà invece contare su un flusso continuo di dati che consentiranno la gestione intelligente degli accessi in autostrada e l’osservazione dei flussi di traffico.
L’utilizzo dell’Internet of things permetterà di incrementare il controllo delle condizioni di tutta l’infrastruttura, che sarà provvista di green island ogni 30 km: delle ‘isole’ autostradali utili per fornire energia rinnovabile e dotate di droni per monitoraggio e soccorso. Infine, grazie all’utilizzo di sistemi che consentono il dialogo tra i veicoli e l’infrastruttura, in futuro l’Autostrada del Mediterraneo sarà la prima ad essere predisposta per accogliere le auto a guida autonoma.