L’idea di sfruttare il movimento umano per produrre energia non è certamente nuova. Così come non è il fatto di unire la pratica del fitness alla generazione di elettricità pulita, come avevamo visto nel progetto CityLight Street Lamp, il lampione urbano collegato ad attrezzature per il fitness pensato per illuminare la città sfruttando l’energia cinetica. Ma lo studio Carlo Ratti Associati, lo sappiamo bene, fa sempre le cose in grande e il suo ‘Paris Navigating Gym’ è destinato a far parlare di sé.
Energia cinetica convertita in elettricità per far muovere il battello e far funzionare gli attrezzi
Il progetto sfrutta la popolarità dell’immaginario dei bateaux-mouches, tipiche imbarcazioni che viaggiano sulla Senna, per ideare un nuovo concept: un battello-palestra che si muove grazie all’energia prodotta da chi si allena a bordo. La palestra avrà una superficie di circa 20 metri e potrà ospitare fino a 45 sportivi. La struttura galleggiante sfrutterà l’energia umana (le cyclette e gli altri attrezzi sono collegati ad un invertitore, che converte la forza impressa sul pedale in elettricità) per muoversi di quartiere in quartiere, di ponte in ponte, rendendo disponibile l’accesso agli sportivi in più punti della città. E non solo, l’energia serve anche al funzionamento degli attrezzi e all’illuminazione interna.
Una nuova idea di mobilità urbana sostenibile
L'imbarcazione ha una copertura in vetro trasparente, che può essere aperto in estate e che consente ai viaggiatori di godere del panorama urbano. Paris Navigating Gym introduce quindi una nuova idea per poter vivere la città e in termini di infrastrutture per la mobilità urbana sostenibile e innovativa.
Sensori che monitorano l’energia prodotta e i dati ambientali del fiume
Sulle vetrate del battello verranno inoltre installati dei touch screen trasparenti che mostrano agli ospiti sia la quantità di energia prodotta grazie all'allenamento che i dati sulle condizioni ambientali della Senna (presenza di agenti inquinanti e la temperatura dell’acqua), monitorati in tempo reale dai sensori ambientali incorporati sul battello.
Il progetto, nato specificatamente per la Senna, potrebbe essere riadattato in qualsiasi altra città di qualsiasi paese, perché l’idea alla base è quella di poter sfruttare tutta l’energia prodotta dall’uomo che va persa. Una volta che la tecnologia sarà matura si valuterà anche l’idea di sviluppare sistemi che possano immagazzinare l’energia per un riutilizzo successivo.