Tecnologie innovative

La plastica taglia il costo dei collettori solari

Con polimetilmetacrilato (PMMA) e polipropilene (PP) un risparmio medio del 20% con un impatto ambientale ridotto fino al 65%

giovedì 2 aprile 2015 - Redazione Build News

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L' Istituto di ricerca applicata Fraunhofer Fraunhofer ISE ha sviluppato un progetto di ricerca, giunto al termine, per un collettore a basso costo per la produzione di acqua calda mediante energia solare. A differenza dei tradizionali collettori piani con assorbitore in rame, il costo di produzione di un modulo da 80x160, nella versione base in polipropilene con rivestimento in lastra multiparete di polimetilmetacrilato (PMMA), capace di resistere a temperature fino a 100°C, non supererebbe i 25 euro mq di costo industriale con un costo al termine della filiera di 92 euro mq. Considerando le perdite di efficienza di un collettore in plastica, il reale vantaggio economico sarebbe del 18%, dichiarano i ricercatori del Fraunhofer. Un vantaggio che salirebbe al 26% per la versione  più sofisticata (con resistenza fino a 250°C) dotata di un elemento assorbitore in polifenilensolfuro (PPS) estruso e un coating selettivo.

A parità di efficienza e di costi accessori (distribuzione, installazione), i collettori in plastica potrebbero costare significativamente meno di quelli oggi in commercio. Senza contare che avrebbero un impatto ambientale fino al 65% inferiore. Il progetto  ExKoll si è concluso alla fine dello scorso anno, ma nella seconda parte di quest’anno un nuovo progetto di ricerca guidato da Michael Köhl del Fraunhofer ISE si concentrerà sull’ulteriore riduzione dei costi di produzione.

I ricercatori hanno stimato che arrivando a produrre 350mila collettori l’anno, i costi per la versione base potrebbero scendere sotto i 15 euro e quelli della versione con PPS potrebbe arrivare a 27 euro, per un’area captante di 1,15 m2. Il collettore in polipropilene (PP) potrebbe essere immesso sul mercato ad un prezzo inferiore ai 100 euro , contro i 230 euro di un pannello piatto convenzionale (più efficiente però del 20%), mentre la versione in PPS arriverebbe a 170 euro.



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