La rigenerazione urbana, intesa come approccio olistico alla riqualificazione della città, è stata la protagonista dell’evento di CEAS – società di ingegneria milanese – che si è svolto presso Fondazione Riccardo Catella il 27 settembre. Un momento di incontro patrocinato dalla Commissione Europea, Regione Lombardia, Comune di Milano e OICE, e vede come media partner anche la testata Il Giornale dell'Ingegnere, organo ufficiale del Consiglio Nazionale degli Ingegneri.
L'evento si è svolto alla presenza di istituzioni, realtà imprenditoriali e professionisti che hanno tracciato le linee guida e gli obiettivi comuni di un’efficace azione rigenerativa nel contesto di Milano, con riferimento non solo alla riqualificazione di edifici e quartieri, ma anche al riscatto sociale e alla valorizzazione ambientale che la rigenerazione porta con sé.
L'Ebook "La città che cambia"
Non solo una giornata di dibattito per CEAS ma anche l'occasione per presentare l’Ebook dal titolo “La Città che Cambia” in cui sono stati raccolti interventi di carattere ingegneristico, legale, istituzionale e scientifico su progetti ed iniziative di rigenerazione urbana, per fornire al lettore spunti di riflessione e strumenti per favorirne la comprensione e le proposte per il futuro. I professionisti che hanno contribuito all'Ebook sono stati i protagonisti del secondo tavolo tecnico di giornata: Luciano Galimberti – Presidente ADI – Valter Macchi – Coordinatore regionale OICE Regione Lazio - Isabella Susi Botto e Marco Felisa – rispettivamente Direttore del Settore Pianificazione territoriale generale e del Settore qualità dell’aria, rumore ed energia di Città Metropolitana di Milano. A seguire Bruno Finzi – socio fondatore, Consigliere Delegato e Direttore Tecnico di CEAS – e gli accademici Michele Zazzi e Carlo Berruti.
“Siamo consapevoli della necessità di creare una vera cultura della rigenerazione urbana” commenta Patrizia Polenghi - Presidente CDA, Direttore Strategia e Sviluppo, Direttore Tecnico di CEAS “un background di conoscenze e consapevolezze per sostenere il rilancio dei centri abitati. Come ha sottolineato la Dott.ssa Catella il principio è quello di partecipare e condividere, e proprio per questo abbiamo voluto coinvolgere oggi gli stakeholder implicati nei processi di progettazione urbana e di rigenerazione. C’è la necessità di cooperare secondo una visione unitaria per realizzare un vero e proprio riscatto sociale ed ambientale delle città”.
Le autorità territoriali e i progetti di rigenerazione
Il primo tavolo di confronto, invece, ha visto come protagonisti le autorità territoriali che hanno portando la propria esperienza e i progetti ufficiali delle istituzioni rappresentate al tavolo del dibattito. A introdurre i lavori Alida Forte Catella – Vice Presidente Fondazione Riccardo Catella e CEO COIMA Image – che, nel fare gli onori di casa, ha evidenziato come “l’edificio, sede della Fondazione, rappresenta il primo intervento di ristrutturazione nell’ambito della rigenerazione urbana che ha coinvolto aree abbandonate da oltre cinquanta anni riunite nel progetto Porta Nuova. Un esempio di riqualificazione, innovazione e sostenibilità ambientale e sociale” sottolineando dunque come la riqualificazione non sia solo un intervento ingegneristico, ma un approccio consapevole e proattivo alla città.
Ha poi voluto enfatizzare un principio che accomuna la visione di Riccardo Catella con l’idea di rigenerazione urbana promossa da CEAS – motivo per cui la società ha scelto la location dell’evento – ovvero “partecipare è condividere”: la condivisione di una visione unificatrice per recuperare, valorizzare e rispettare gli assetti sociali e ambientali del territorio d’azione come modalità di intervento d’avanguardia. In merito allo specifico caso della città di Milano è intervenuto l’Assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano, Giancarlo Tancredi che ha informato di come “Milano continua ad attrarre investimenti nazionali ed esteri, cui si sono aggiunti anche quelli del PNRR, di recente rinforzati da fondi statali. Dopo gli anni maggiormente segnati dalla pandemia Milano ha ripreso ad essere una meta turistica molto ambita, ed è al lavoro su centinaia di progetti di rigenerazione della città, molti dei quali intercettano la scadenza e l’obiettivo delle Olimpiadi del 26. Nonostante i venti di crisi internazionale, questi restano i punti di forza su cui poggiare per disegnare il futuro della città, che deve saper coniugare sviluppo, transizione ambientale e inclusione, crescere in una dimensione sempre più metropolitana, ripensare allo spazio pubblico e insieme guardare al tema dell’abitare pensando soprattutto ai giovani, dando sempre maggiore impulso all’housing sociale”.
Un impegno verso un futuro sotenibile
Un impegno verso un futuro più sostenibile che la regione Lombardia ha confermato di perseguire da tempo. In merito è intervenuto l’Assessore al Territorio e Protezione Civile Regione Lombardia Pietro Foroni che ha sottolineato: “Ne è esempio concreto l’approvazione, lo scorso anno, della proposta di legge sulla modifica della normativa regionale riguardante gli interventi sul patrimonio edilizio esistente (legge regionale 18/19 sulla Rigenerazione Urbana), che fornisce ai Comuni lombardi maggiore margine di manovra per l’adozione di interventi urbanistici per la messa in sicurezza e il recupero degli immobili dismessi.
Grazie a questo tipo di intervento normativo, che manca a livello nazionale, si facilitano i passaggi burocratici di natura urbanistica e procedimentale che enti e operatori sono tenuti ad adottare per recuperare immobili dismessi, favorendo in questo modo anche iniziative di investimento a sostegno del mondo economico” L’Assessore ha poi aggiunto “un altro importante traguardo raggiunto riguarda l’espletamento del bando che assegna 200 milioni di contributi regionali ai Comuni lombardi ammessi al finanziamento per l’avvio di interventi pubblici e processi di rigenerazione urbana. Una misura economica straordinaria e di grande valore per il territorio lombardo, fortemente voluta dal sottoscritto, che abbellirà le nostre città e i nostri paesi per renderli più vivibili e attrattivi, anche in un’ottica di turismo culturale con un impatto positivo sulla ripresa economica di territori duramente provati dall’emergenza sanitaria”.
Un'impegno in linea con le gli obiettivi UE
Un impegno che rispecchia le direttive e gli obiettivi della Commissione Europea, come espresso nell’intervento di Massimo Gaudina – Capo della Rappresentanza regionale Commissione Europea a Milano: “l'Europa sta al passo delle città che cambiano. Di fronte alle sfide per una rigenerazione urbana sostenibile, la Commissione europea mette a disposizione opportunità, risorse e azioni concrete. La missione dell'UE Creare 100 città intelligenti a impatto climatico zero entro il 2030 e il nuovo Bauhaus europeo, sono due degli strumenti destinati a sperimentare, trasformare ed innovare le aree urbane, contribuendo a rendere la vita in città più sostenibile, pulita e sana per i cittadini europei”.