Il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro ha inviato all'Inps e ad Equitalia una lettera in merito le problematiche relative alla definizione agevolata (di cui al D.L. n. 193 del 22 ottobre 2016, convertito con modificazioni dalla L. 1 dicembre 2016, n. 225) delle cartelle esattoriali per il pagamento dei contributi Inps.
Le imprese che scelgono di aderire a tale definizione agevolata, osservano i consulenti del lavoro, “dovranno pagare la prima rata prevista dalla sanatoria dei ruoli di Equitalia ed aspettare luglio per vedersi sbloccato il Durc (Documento unico di regolarità contributiva, ndr). Inoltre, le aziende che hanno già in essere una rateazione e richiedono la rottamazione, dopo aver sospeso la rateazione e in attesa di ricevere il via libera per il nuovo piano di rateazione, si vedranno decadere il rinnovo del Durc. In questo modo, chi avrà urgenza di chiudere contratti con la P.A., troverà più conveniente in termini di tempo la rateazione nonostante si presenti come soluzione più onerosa”.
I consulenti del lavoro evidenziano che “le regole per il rilascio del Durc non sono state allineate alle novità introdotte dal decreto fiscale sulla rottamazione e prevedono, quindi, che il documento sia rilasciato solo se in regola con i pagamenti contributivi. Situazione che, nel caso della rottamazione, può verificarsi non prima del mese di luglio, dato che le rateizzazioni decorrono da quella data”.
ANTICIPARE L'EFFETTO DELLA SANATORIA. Nella lettera – in allegato - inviata all'Inps e a Equitalia il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro ha chiesto di anticipare l'effetto della sanatoria. “L'Inps, in realtà, dovrebbe aggiornare le procedure informatiche per far equivalere l'accettazione dell'istanza di rottamazione da parte di Equitalia come un primo pagamento. In questo modo si risparmierebbero almeno due mesi, poiché la risposta di Equitalia all'istanza deve arrivare entro maggio”.