E’ un perfetto esempio di integrazione fra architettura e paesaggio la Cité Scolaire Jean Moulin. Frutto di un recupero di una vecchia scuola realizzata negli anni ’60 che è stata demolita e ricostruita ex novo, l’edificio punta su un’estrema armonizzazione con il contesto naturalistico in cui si inserisce.
Realizzata dallo studio Duncan Lewis Scape Architecture in collaborazione con Off Architecture, la Cité Scolaire Jean Moulin si trova a Revin, un comune francese immerso nella natura incontaminata caratterizzata da boschi, ripide colline e declivi. Ed è in questa particolare topografia che la scuola si inserisce, seguendone la morfologia e diventando quasi un tutt’uno con il paesaggio.
L’edificio appare quasi incastonato nella roccia e si caratterizza per un tetto verde pieno che da un lato mimetizza la struttura e dall’altro consente una graduale transizione del costruito alla natura circostante.
La scuola è stata realizzata seguendo i dettami dell’architettura sostenibile e si sviluppa in orizzontale con una serie di edifici bassi, chiamati ‘strisce’, che diventano dei terrazzamenti e che, grazie ad ampie vetrate, consentono un forte ingresso di luce naturale.
Alle aule e ai laboratori si accede tramite un ingresso denominato ‘Agorà’ che si propone come una piazza aperta e luminosa. E dalla quale si accede anche a ‘La Place’, un grande spazio privo di barriere architettoniche destinato ai momenti di ricreazione.
All’esterno dell’edificio è stata realizzata una pista di atletica e un altro edificio che ospita una palestra.