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L'Antitrust avvia istruttoria nei confronti di Italcementi e Cementir Italia

Secondo l'Autorità l’acquisizione del controllo esclusivo di Cementir da parte di Italcementi è suscettibile di determinare la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati della produzione e commercializzazione di cemento e del calcestruzzo preconfezionato

giovedì 19 ottobre 2017 - Redazione Build News

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L'Antitrust ha avviato un'istruttoria nei confronti delle società Italcementi S.p.A. e Cementir Italia S.p.A.: il provvedimento dell'Agcm - n. 26794 – è pubblicato sul Bollettino n. 39 del 16 ottobre 2017 – nuova versione del 17 ottobre 2017.

L'istruttoria riguarda l’acquisizione del controllo esclusivo di Cementir da parte di Italcementi, tramite l’acquisizione delle relative azioni da Cementir Holding S.p.A.. In tal modo, Italcementi acquisirà tutti gli impianti (e pertinenze) volti alla produzione di cemento e calcestruzzo, attualmente facenti capo a Cementir. In particolare, tramite l’operazione, Italcementi acquisirà il controllo di cinque stabilimenti di produzione di cemento a ciclo completo (siti a Spoleto, Maddaloni, Testi-Greve in Chianti, Cagnano Amiterno e Tavernola), due centri di macinazione, a loro volta attivi nella fase finale della filiera produttiva del cemento (siti ad Arquata Scrivia e a Taranto), un terminale per la movimentazione di cemento (sito a Reggio Calabria) e numerosi impianti di calcestruzzo (di cui 16 operativi negli ultimi 3 esercizi).

L’operazione è accompagnata da un patto di non concorrenza con il quale l’alienante Cementir Holding S.p.A. Si impegna, per un periodo di cinque anni a partire dalla data del closing (nonché, con l’eccezione delle stesse società cedute, nel periodo tra la sottoscrizione e il closing stesso) a non svolgere attività in concorrenza con l’acquirente Italcementi nel territorio italiano (coincidente con l’ambito di operatività delle società cedute). Inoltre, le parti hanno stipulato un obbligo di non sollecitazione, con cui Cementir Holding si impegna a non cercare di allontanare, tramite offerte mirate, gli attuali dipendenti delle società oggetto di cessione da queste ultime fino alla data del closing nonché per i tre anni successivi alla stessa data del closing (estesi fino a cinque anni e per ogni tipologia di assunzione con riferimento ad alcune figure aziendali specificamente individuate dalle parti).

Secondo l'Antitrust l’operazione in esame è “suscettibile di determinare, ai sensi dell’articolo 6 della legge n. 287/90, la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati della produzione e commercializzazione di cemento e in quello della produzione e commercializzazione del calcestruzzo preconfezionato tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza sui medesimi mercati”.

Scarica il Bollettino Agcm n. 39 del 16 ottobre 2017

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