L'Aquila, dopo il sisma del 2009, sta ripartendo dal basso. Letteralmente. Con i suoi 80 milioni di finanziamento, il tunnel sotterraneo realizzato nel centro storico e che servirà per far passare tutti i principali servizi per la città come acqua, luce, comunicazioni, fibra ottica, è sicuramente l'opera pubblica più importante della ricostruzione.
Si tratta di una galleria di sottoservizi interamente percorribile dai tecnici, che avranno il vantaggio di non dover più bucare la pavimentazione quando in futuro dovranno riparare un guasto o fare una manutenzione. Evitando anche i soliti disagi connessi all’interruzione del traffico, alla produzione di polvere e rumore.
Termine dei lavori previsto per il 2018
Lo smart tunnel, il cui soggetto attuatore è la Gran Sasso Acqua, occupa l'intera superficie del centro storico. Da qui, le difficoltà di un progetto che è partito nel 2015, che ha subito diversi rallentamenti a causa del ritrovamento di alcuni reperti storici, e che dovrebbe terminare entro il 2018.
Sistemi smart di gestione e controllo
La galleria è stata definita smart perché ospiterà contatori e tubature intelligenti, sistemi di gestione avanzati delle risorse, sensori connessi alla rete per il monitoraggio di eventuali perdite di acqua e guasti, oltre a un sistema centrale che controllerà il corretto funzionamento di tutti gli impianti.
Un case study esportabile
La mastodontica opera sta diventa un vero e proprio 'case study', seguito da esperti di vari settori, sia in Italia che all'estero. Si tratta di un prototipo unico al mondo che potrebbe offrire una serie di soluzioni per scavare nel sottosuolo di una città antica e storica. L'obiettivo è quello di farne un modello esportabile.