Gli spazi industriali dello stabilimento Laterlite di Rubbiano di Solignano (Parma) ospiteranno dal 30 settembre al 30 novembre la mostra “Luce naturale” organizzata nell'ambito del programma “Imprese Aperte”, progetto promosso da Upi-Unione Parmense degli Industriali e dall'associazione 'Parma, io ci sto!' in occasione di Parma 2020-2021.
La mostra, a cura di Daniele De Luigi, presenta fotografie scattate all'interno dello stabilimento dai fotografi Gabriele Basilico nel 1983 e Luca Santiago Mora tra il 2017 e il 2020.
Negli scatti esposti, Gabriele Basilico rappresenta un paesaggio storico, dagli anni Settanta, in cui la fabbrica era divenuta simbolo della lotta operaia, agli anni Ottanta in cui la sfera del lavoro e quella del privato si separarono inesorabilmente e i luoghi industriali tornano a rappresentare solo se stessi.
A distanza di quasi quarant’anni, anche Luca Santiago Mora è stato chiamato a fotografare lo stabilimento Laterlite, ma in un contesto molto diverso, dove l’architettura non appare mai da sola, ma sembra esistere solo nel rapporto con l’ambiente, le persone, il tempo: da soggetto fotografico, la fabbrica si fa soggetto senziente, vivo e perno di nuove relazioni.
Il progetto promosso da Laterlite mira a sollecitare sguardi nuovi e relazioni inedite nella quotidianità di chi ci lavora, alimentando un’idea di comunità che esiste proprio nel legame tra i protagonisti del lavoro, la fabbrica e il contesto ambientale e territoriale. “Il progetto di Luca Santiago Mora, pensato come intervento permanente, parte dalle immagini scattate da Gabriele Basilico nello stabilimento Laterlite e costruisce un percorso, attraverso le stagioni, sulla natura presente nel sito produttivo della Laterlite di Rubbiano” spiega Corrado Beldì, Presidente di Laterlite.
L’evento di inaugurazione è il 29 settembre: su invito, a partire dalle 17 è prevista una visita guidata alle installazioni della mostra, all’interno degli uffici e dello stabilimento, con la guida dello stesso Luca Santiago Mora.
In questa occasione sarà presentato il risultato del progetto Arte Espansa, un laboratorio creativo realizzato all’interno del programma “Imprese Creative Driven” di Parma 2020-2021 che ha coinvolto le maestranze di Laterlite nella creazione di un’opera d’arte collettiva: una progettazione partecipata ideata dallo studio di design muschi&licheni con l’obiettivo di creare un intervento di rigenerazione ambientale per un futuro percorso naturalistico, in via di produzione, realizzato da Laterlite, in collaborazione con gli studenti delle scuole medie di Fornovo, attorno allo stabilimento di Rubbiano e lungo il fiume Ceno, all’interno delle aree del Parco Fluviale Regionale del Taro.
Le installazioni permanenti trasformeranno l’area naturale lungo il fiume Ceno in uno spazio aperto e fruibile, un teatro di azioni creative destinate alla comunita? dell’azienda e ai cittadini.
Durante l’evento di inaugurazione, sarà possibile passeggiare lungo il fiume Ceno con i creativi di muschi&licheni e i dipendenti partecipanti al progetto. “Ringraziamo tutti i collaboratori che hanno partecipato alla costruzione della nuova opera, chi ha lavorato ad installarla ma anche tutti quelli che la vivranno secondo l’idea di creare luoghi di lavoro sempre più sostenibili e a misura d’uomo” - commenta Beldì.
Dal 30 settembre, poi, nel contesto del progetto "Imprese Aperte", l’azienda apre nuovamente le porte al pubblico ospitando alcune visite allo stabilimento di Rubbiano e alla mostra “Luce Naturale”. Le date previste sono 7–13–23–27 ottobre, dalle ore 9 alle 11. La partecipazione alle visite è gratuita, ma è necessaria la prenotazione, da effettuare tramite la piattaforma Vivaticket. Oltre queste date sarà possibile visitare lo stabilimento e la mostra scrivendo a laterlite@leca.it.
“I programmi Imprese Aperte e Imprese Creative Driven sono tra i più qualificanti del progetto Parma 2020-2021 perché portano i cittadini a visitare le aziende, a conoscere progetti culturali sviluppati nei luoghi di lavoro e a coinvolgere le risorse umane aziendali a costruire, attraverso percorsi creativi, manufatti e idee per migliorare i luoghi di lavoro” - conclude Corrado Beldì.