Il Politecnico di Torino si è candidato a ospitare uno dei primi corsi in Italia che danno attuazione al D.M. n. 987/2016 che prevede la possibilità di istituire, in via sperimentale, nuovi percorsi di laurea ad orientamento professionale. Le cosiddette «Lauree professionalizzanti», versione italiana delle Fachhochschule che hanno garantito alle aziende tedesche un bacino di giovani tecnici con elevata specializzazione e un grado di istruzione terziaria, cioè universitario.
Un primo passaggio per l’istituzione del nuovo percorso, che a Torino sarà incentrato sulla manifattura, è la sottoscrizione di un accordo tra l’Ateneo e il Consiglio nazionale dei Periti Industriali e dei Periti industriali Laureati, finalizzato a garantire un’offerta formativa più adeguata per i suoi 42mila iscritti e per coloro che si iscriveranno nei prossimi anni. I percorsi di laurea triennale – e in particolare il nuovo percorso di laurea professionalizzante – sono, infatti, una valida opportunità per gli studenti delle scuole superiori che per accedere alla professione di Perito Industriale Laureato dovranno dal 2021 conseguire un titolo universitario triennale.
Definita all’interno di un accordo quadro, della durata di 5 anni, firmato dal Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino e Claudio Guasco, Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, la collaborazione si estenderà quindi a cinque aree tematiche: la formazione universitaria per gli iscritti all’Ordine; l’orientamento formativo, in modo da condurre iscritti e potenziali iscritti a scelte consapevoli dei percorsi di studio universitario; i tirocini formativi e professionali; la formazione continua obbligatoria dei Periti Industriali e, appunto, le nuove lauree ad orientamento professionale, che rispondano ai diversi profili professionali di interesse per gli iscritti. Grazie alla convenzione con l’ordine dei Periti Industriali, poi, gli studenti avranno la possibilità di svolgere il tirocinio formativo annuo, previsto dal decreto sulle lauree professionalizzanti, presso uno studio di un professionista e si vedranno riconosciuti fino a 50 crediti formativi universitari. Il tirocinio sarà valido anche ai fini dell’iscrizione all’albo professionale dei periti industriali.
“Il raccordo con le realtà imprenditoriali e con il mondo delle professioni è fondamentale per la realizzazione dei nuovi percorsi formativi professionalizzanti nei quali il nostro Ateneo sta investendo molto per conseguire quell’impatto sulla società che riteniamo sia oggi la missione cardine degli Atenei - e di un’università tecnica come la nostra in particolare - e in questa direzione va l’accordo che abbiamo siglato con l’Ordine dei Periti Industriali”, commenta il Rettore del Politecnico Guido Saracco.
“È per noi motivo di grande orgoglio firmare questo accordo con una delle università più prestigiose del nostro Paese che si dedica alla diffusione di quella formazione tecnico-ingegneristica d’eccellenza, necessaria al futuro tecnico dell’ingegneria. Con questa convenzione, quindi, non solo rispondiamo all’esigenza di preparare professionisti qualificati, ma cerchiamo anche di rafforzare quel legame indispensabile tra mondo della formazione e mondo del lavoro, consentendo così a professioni come la nostra, di supportare concretamente la parte del progetto formativo più orientata al sapere pratico, conclude il Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali Claudio Guasco.