Nella riunione di ieri la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha espresso parere favorevole, con due osservazioni, al testo - discusso in sede tecnica del 24 maggio scorso – dello schema di decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) e che abroga la direttiva 2004/40/CE.
Questo provvedimento, approvato il 29 aprile 2016 in esame preliminare dal Consiglio dei ministri, adegua l’ordinamento nazionale alla normativa europea in materia, introducendo modifiche al decreto legislativo n. 81/2008 (Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro), nella parte relativa al Capo IV, del Titolo VIII, relativo alla “Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici”.
LE OSSERVAZIONI DELLE REGIONI. In proposito, la Conferenza delle Regioni ha chiesto di inserire nelle premesse “vista la legge 36/2001 "Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici".
Inoltre, le Regioni suggeriscono di modificare l'art. 209, comma 1, come segue: “Nell’ambito della valutazione dei rischi di cui all’art. 181, il datore di lavoro valuta tutti i rischi per i lavoratori derivanti da campi elettromagnetici sul luogo di lavoro e, quando necessario, misura o calcola i livelli dei campi elettromagnetici”.