Il Consiglio nazionale degli Ingegneri ha elaborato il documento “Linee di indirizzo per la gestione dei rischi derivanti dai lavori in ambienti confinati o a rischio di inquinamento” (Settembre 2019).
Il tema degli ambienti confinati non trova ad oggi una sua collocazione esplicita all'interno del corpus del Testo unico sicurezza (Dlgs. 81/08), né con un Titolo specifico né nell'ambito degli Allegati dello stesso.
L’emanazione del D.P.R. 14 settembre 2011, n.177, “Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti” ha peraltro generato fin da subito problemi applicativi ed interpretativi, ad oggi non ancora risolti, introducendo tra l’altro criteri vincolanti di qualificazione che si inseriscono però in un sistema nazionale generale di qualifica fortemente differenziato tra settore pubblico e privato.
Anche la recente giurisprudenza legata ai casi di infortunio in ambiente confinato soffre della mancanza di una trattazione più estesa del tema nella norma generale, nonché della mancata definizione chiara e univoca di ambiente confinato.
Preso atto del quadro normativo e giurisprudenziale attuale si è ritenuto pertanto utile redigere un “documento di indirizzo”, destinato in particolare ai colleghi RSPP/ASPP, CSP/CSE ed ai professionisti del settore, ma sicuramente utile anche per i Datori di lavoro Committenti, per le Imprese e per tutte le figure coinvolte.
Il presente documento non vuole essere né una raccolta né una proposta normativa, né una di sintesi di precedenti lavori ma, allargando il punto di vista anche all'ambito internazionale e superando alcuni limiti evidenti della regolamentazione attuale, vuole offrire orientamenti e strumenti operativi efficaci per la progettazione e la esecuzione in sicurezza delle attività all’interno degli ambienti confinati.
La valutazione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro che sono classificabili ambienti confinati o a rischio di inquinamento nella presente linea di indirizzo non viene trattata in maniera approfondita in quanto le modalità con cui effettuarla sono molto diverse in funzione dell’attività svolta e degli aspetti geometrici e ambientali dello stesso luogo di lavoro. Nel documento è tuttavia presente una parte che evidenzia gli aspetti della valutazione che sono a carico sia dei datori di lavoro committenti che dei datori di lavoro delle imprese appaltatrici/esecutrici.
Per approfondire clicca qui
In allegato il documento