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Lavori pubblici, anche la Svizzera cerca la strada per ridurre gli sprechi

Nel Canton Ticino gli appalti in procedura ad invito e in procedura ad incarico diretto costano ogni anno circa 107 milioni di franchi

giovedì 11 giugno 2015 - Redazione Build News

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In Svizzera con nuove modalità di appalto è possibile risparmiare il 10-15% nella spesa pubblica, come dimostrano le esperienze in alcuni comuni ticinesi e non solo.

In proposito è stata inviata una interrogazione al Consiglio di Stato che prende spunto dai dati del 2014, dai quali emerge che nel Canton Ticino gli appalti in procedura ad invito e in procedura ad incarico diretto costano ogni anno circa 107 milioni di franchi, una cifra ragguardevole se si considera l'ammontare del deficit cantonale.  

“Non è dato sapere per quale ragione – si osserva nell'interrogazione - determinati lavori attribuiti ad incarico diretto non possano essere eseguiti direttamente dai dipendenti pubblici, spesso solo alcune ditte ricevono importanti appalti in tutto il Ticino, nonostante vi siano altre imprese che hanno le medesime capacità di eseguire il lavoro e che non è noto perché determinati lavori, con un’incidenza di costi superiori ai 20 mila franchi, vengono appaltati a scadenze regolari tramite un incarico diretto anziché essere raggruppati con una pianificazione annuale e appaltati con la procedura del pubblico concorso”.

BANCA DATI DI AZIENDE PER DISTRETTO A CUI APPALTARE I LAVORI A ROTAZIONE. Si chiede quindi “se non sia opportuno allestire una banca dati di aziende per distretto a cui appaltare i lavori a rotazione, ovviamente previa valutazione della spesa coordinata tra cantone e comuni - questo in considerazione anche delle doppie verifiche effettuate per certificare le imprese - e se non sia opportuno effettuare, per opere edilizie o di sostituzioni di materiale di qualsiasi tipo, una pianificazione annuale procedendo ad un concorso pubblico, che consenta di ottimizzare le uscite”.

OBBLIGO DI RICHIEDERE 3 OFFERTE ESPLORATIVE PER LE PROCEDURE AD INCARICO DIRETTO. Dato che “una misura sembra essere in preparazione, ovvero nel progetto della nuova LCPubb si prevede la possibilità di chiedere fino a 3 offerte scritte nell’ambito della procedura ad incarico diretto”, l'interrogazione chiede “se non sia opportuno inserire nel nuovo testo l’obbligo, e non la possibilità, di richiedere 3 offerte esplorative per le procedure ad incarico diretto senza cadere nella procedura ad invito”.

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