Secondo il monitoraggio Ance-Infoplus, sono stati pubblicati 4.110 bandi per lavori pubblici, per un valore posto in gara di 4,6 miliardi di euro.
Il risultato dei primi tre mesi del 2015 segue un 2014 caratterizzato da un aumento dei bandi di gara per lavori pubblici (+30,3% in numero e +18,6% in valore) dopo i pesanti cali registrati negli anni precedenti (-29,5% nel 2012 e -8,7% nel 2013 in valore su base annua).
NUMERO. In termini di numero, anche nell’anno in corso, continua la dinamica di crescita (+12,2% gennaio, +27,6% febbriao,+38,1% marzo 2015 rispetto ai corrispondenti periodi dell’anno precedente) ormai in atto dal mese di febbraio 2014.
IMPORTO. La dinamica mensile in termini di importo continua invece ad essere altalenante: il mese di gennaio 2015 segna un aumento tendenziale del 2%, cui segue una flessione del 24,2% nel corso del mese successivo. A marzo si registra invece una significativa crescita del 162,7% rispetto all’analogo periodo del 2014.
Sul risultato di marzo incidono i bandi pubblicati dall’Agenzia del Demanio per l’affidamento di accordi quadro per lavori, su tutto il territorio nazionale, di manutenzione ordinaria e straordinaria su immobili di proprietà dello Stato o in uso alle amministrazioni statali (valore complessivo di circa 800 milioni di euro per 66 lotti). A ciò si aggiungono le 4 gare di importo superiore ai 100 milioni di euro, per complessivi 600 milioni di euro, bandite dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti (impianto di trattamento termico dei rifiuti nel comune di Capua), da Cociv (lavori di realizzazione della Tratta AV/AC ''Terzo Valico dei Giovi'' - Lotto Cravasco) e da Rfi (due bandi relativi, rispettivamente ai lavori di completamento del nuovo collegamento Arcisate-Stabio e ai lavori di opere civili, impianti di armamento ferroviario, trazione elettrica e impianti per la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria firenze-viareggio, nella tratta pistoia-montecatini terme). Le suddette gare rappresentano una quota significativa sugli importi banditi nel corso dei primi tre mesi del 2015, pari al 30%.
CLASSI DI IMPORTO. L’analisi per classi di importo evidenzia incrementi rilevanti sia in termini di importo che di numero per tutti i tagli di lavori, ad eccezione della fascia 50- 100 milioni che risulta in calo. Sui bandi di importo inferiore ai 50 milioni di euro incidono le suddette gare indette dall’Agenzia del Demanio. Per i bandi di importo compreso tra i 100 e i 500 milioni di euro si registra un significativo incremento, con un numero di gare triplicato (si passa da 2 bandi pubblicati nei primi tre mesi del 2014 a 6 gare di un anno dopo, delle quali 4 pubblicate a marzo e 2 a febbraio da parte di Acea spa) e un importo posto in gara più che raddoppiato (da 401 milioni di euro a 831 milioni; +107,3%). Anche nei primi tre mesi del 2015 non risultano pubblicate gare per lavori superiori al mezzo miliardo di euro.