Con la delibera n. 454, approvata dal Consiglio dell’Autorità del 9 ottobre 2024, l'Anac è intervenuta su un grosso appalto di lavori dell’importo di oltre 19 milioni di euro, riguardante il Centro ospedaliero a polo didattico universitario dell'ex ospedale Vittorio Emanuele di Catania, in Sicilia.
Secondo il bando di gara, predisposto dall’Università degli Studi di Catania, l’affidamento andava aggiudicato con il criterio del minor prezzo.
Con segnalazione acquisita al prot. n. 0050829 del 29/04/2024, Ance Sicilia “Collegio Regionale dei Costruttori Edili Siciliani” contestava il criterio di aggiudicazione del minor prezzo adottato nella procedura in oggetto.
Lavori sopra soglia, no al minor prezzo negli appalti
L'Autorità nazionale anticorruzione ha confermato la mancata conformità al codice dei contratti del criterio di aggiudicazione del minor prezzo adottato nella procedura in esame, riferita a lavori pubblici di importo superiore alla soglia comunitaria, tenuto conto che il disposto dell’art. 108, comma 3 del d.lgs. 36/2023, al di fuori degli appalti sotto soglia, limita l’utilizzo del criterio del minor prezzo ai servizi e alle forniture con caratteristiche standardizzate o le cui condizioni sono definite dal mercato, fatta eccezione per i servizi ad alta intensità di manodopera.
Secondo l'Anac l’appalto in esame, riguardante essenzialmente opere superspecialistiche caratterizzate da notevole contenuto tecnologico, risultava aggiudicabile esclusivamente secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, individuata, ai sensi dell’art. 108, comma 2 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo, valorizzando non solo gli aspetti qualitativi, ma anche quelli ambientali o sociali connessi all'oggetto dell'appalto.