L’autunno riserverà importanti notività per quanto riguarda le agevolazioni fiscali previste dal Piano Industria 4.0. In particolare, dopo la pausa estiva, si aprirà la fase ribattezzata Lavoro 4.0 che prevede un piano di agevolazioni ad hoc per la formazione aziendale connesse alle misure di Industria 4.0 mirate a sostenere i necessari cambiamenti del lavoro nella moderna industria digitale. Il tavolo di lavoro vede il coinvolgimento dei Ministeri del Lavoro, dell’Industria e dell’Istruzione che – entro il mese di settembre, in occasione del G7 Industria di Torino – presenteranno una serie di misure destinate alla formazione del capitale umano da inserire nella prossima legge di Bilancio.
Forme di incentivo e obiettivi. La misura principale è un bonus sotto forma di credito di imposta per le spese di formazione del personale aziendale legate alla digitalizzazione dei processi produttivi e alle tematiche relative a Industria 4.0, nella misura del 50% fino a 20 milioni di euro. Legati alla formazione ci sono anche gli investimenti rivolti ai «digital innovation hub» e sui «competence center» per i quali il Governo ha stanziato, in un primo momento, 20 milioni per il 2017 e 10 milioni per il 2018, ai quali si devono aggiungere ulteriori 10 milioni per il 2018 e 20 per il 2019. Questa “manovra” ha lo scopo di avviare 5-6 poli sul territorio nazionale con l’obiettivo di sviluppare delle imprese completamente rivoluzionate dal punto di vista digitale.
Chi sono i beneficiari. I principali beneficiari saranno le imprese che hanno già investito in nuove tecnologie e usufruito del Piano Industria 4.0 e che quindi ora necessitano di formare i propri lavoratori. Dello sgravio fiscale potranno beneficiare anche quelle PMI che pur non avendo ancora investito in digitalizzazione, abbiano comunque intenzione di formare i propri dipendenti in chiave 4.0 in vista di imminenti cambiamenti nel loro reparto produttivo.