Via libera dal Consiglio regionale del Lazio alla proposta di legge sul collegato al bilancio. Il Consiglio ha approvato nella notte la proposta di legge n.194 relativa alle “Misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione” con 26 voti a favore e 16 contrari.
Il provvedimento interviene in diversi ambiti della legislazione regionale dal paesaggio e dall’urbanistica, alla cultura e allo sport fino ai servizi alla persona e a interventi per la crescita e per ridurre gli oneri amministrativi per i cittadini, le imprese e gli enti locali, con un pacchetto di norme volte a contrastare l’emergenza abitativa. Oltre ai 22 articoli che compongono la legge, sono stati aggiunti 156 commi al maxi emendamento della Giunta all’art. 22.
Tra le misure approvate:
PAESAGGIO E URBANISTICA. Maggiore trasparenza e semplificazione amministrativa per favorire lo snellimento delle procedure in materia urbanistica. E’ uno degli obiettivi del provvedimento con il quale vengono introdotte modifiche sul controllo degli abusi edilizi e le sanzioni pecuniarie, sui poteri sostitutivi e la nomina dei commissari ad acta. Vengono previste semplificazioni anche sui procedimenti amministrativi in materia di valutazione ambientale strategica e varianti urbanistiche, insieme all’istituzione di un fondo rotativo regionale per la conclusione dei programmi di edilizia agevolata. In particolare, la Regione stanzierà 4 milioni di euro per i prossimi due anni a titolo di anticipazione per le società di costruzione, cooperative edilizie e consorzi con l’obiettivo di completare gli interventi programmati e soddisfare le esigenze dei cittadini per la realizzazione e consegna degli alloggi previsti.
COMUNITÀ ENERGETICHE. Si istituiscono le comunità energetiche, senza finalità di lucro su iniziativa di comuni o di unioni di comuni, mediante l’adozione di uno specifico protocollo d’intesa, cui possono aderire soggetti pubblici e privati.
BENI DEMANIALI E NON DEMANIALI. E’ previsto un riordino anche sui procedimenti amministrativi relativi alle concessioni sui beni demaniali e non demaniali regionali con l’obiettivo di concentrare i procedimenti e le competenze e rafforzare la delega ai comuni per le funzioni amministrative sull’utilizzazione e le concessioni dei beni del demanio marittimo e quelle relative alla gestione delle infrastrutture insistenti sulle aree portuali lacuali. Si prevede che i luoghi di culto utilizzati da più di 50 anni dalle diocesi o dalle parrocchie civilmente riconosciute, previa richiesta, possono essere trasferiti, a titolo gratuito e con vincolo di destinazione, alle medesime parrocchie o diocesi.