Con la legge regionale n. 12 del 10 agosto 2016 (“Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo sviluppo della Regione”), approvata dal Consiglio regionale nel mese di agosto, la Regione Lazio ha recepito alcune modifiche ai provvedimenti relativi alla concessione di agevolazioni alle imprese, estendendo i benefici ai lavoratori autonomi titolari di partita Iva, così come previsto dalla normativa europea e nazionale.
«Il recepimento del principio secondo il quale le risorse regionali ed europee destinate alle micro, piccole e medie imprese sono estese anche ai professionisti – commenta il Presidente di Confprofessioni Lazio, Andrea Dili – rappresenta un importante e decisivo passo verso la valorizzazione delle attività professionali della nostra Regione e una grande occasione di sviluppo, in un contesto generale in cui il comparto professionale mostra segnali di grande sofferenza».
La nuova legge regionale prevede che «tutte le disposizioni contenute nelle vigenti leggi regionali che prevedono la concessione di contributi, benefici o utilità comunque denominati, finanziati con risorse regionali e fondi europei e finalizzate allo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese si intendono estese anche ai lavoratori autonomi titolari di partita Iva, anche in associazione tra loro, di cui al libro quinto, titolo III, del codice civile».
Questo risultato, che – in linea con le migliori esperienze europee – permetterà a tutti i professionisti residenti nella Regione Lazio di accedere a fondi e contributi fino a oggi riservati esclusivamente alle imprese è il frutto delle istanze che Confprofessioni Lazio ha portato e sostenuto sui tavoli di confronto regionali da oltre due anni. Il prossimo 14 settembre verrà presentato il Bando Fondo Futuro, per l’accesso al credito agevolato per i professionisti. L’appuntamento è dalle 9.30 alle 12.30 presso la sala Tevere della Regione Lazio in viale Cristoforo Colombo 212. «Ringraziamo – conclude Dili – tutti coloro che in Regione hanno compreso che i professionisti possono rappresentare un importante volano allo sviluppo economico e sociale del Lazio, in particolare il consigliere Michele Baldi e gli assessori al Lavoro, Lucia Valente e allo Sviluppo Economico, Guido Fabiani, che per primi si sono battuti per il riconoscimento di un principio che a livello europeo è già consolidato e che in Italia trova il Lazio tra le prime regioni a recepirlo».