Accesso ai bandi regionali ed europei anche per le partite Iva, e semplificazioni per il rilascio del Durc.
Sono alcune delle novità previste nella proposta di legge regionale n. 338, d'iniziativa della Giunta regionale del Lazio, "Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo sviluppo della Regione", sulla quale il 30 luglio scorso ha dato parere favorevole a maggioranza la quarta commissione consiliare permanente, Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria.
Il cosiddetto "collegato" alla legge di Bilancio passa adesso all'esame dell'Aula consiliare per l'approvazione definitiva. A tal fine il Consiglio regionale è stato convocato per mercoledì 3 agosto alle ore 12.
LIBERO E GRATUITO ACCESSO AI DATI TERRITORIALI E AI SERVIZI CARTOGRAFICI REGIONALI. Il primo dei cinque capi contiene disposizioni sul libero e gratuito accesso ai dati territoriali e ai servizi cartografici regionali, sull'espansione del campo di azione della Direzione regionale centrale acquisti, sull'adeguamento della disciplina regolamentare in materia di apprendistato e sull'ampliamento degli strumenti della programmazione negoziata alla luce del riassetto di tutti i livelli amministrativi.
AMBIENTE. Alcuni articoli in materia ambientale (capo III) riguardano le aree naturali protette, gli interventi volti alla riqualificazione del territorio agricolo con la ricostruzione di edifici crollati e in stato di abbandono. La proposta interviene anche sulla governance degli enti parco regionali, semplificandone la composizione degli organi amministrativi. Si prevede inoltre l'accorpamento dei consorzi di bonifica che dagli attuali dieci passano a quattro.
DURC E PARTITE IVA. Approvato anche l'articolo contenente disposizioni in materia di Documento unico di regolarità contributiva (Durc) e di lavoratori autonomi titolari di partite Iva, che potranno accedere ai contributi regionali ed europei.
URBANISTICA. Il collegato interviene anche in materia urbanistica in zona agricola, per consentire l'attuazione della ruralità multifunzionale, vale a dire lo svolgimento di alcune attività ulteriori rispetto a quelle agricole, consentendo a tal fine la trasformazione e il recupero delle strutture esistenti.