La Giunta regionale del Lazio ha approvato il Piano Territoriale Paesistico Regionale, che si avvale di una serie di strumenti, come la Georeferenziazione e digitalizzazione, per evidenziare le diverse nature dei territori di riferimento; la creazione delle banche dati relative ai vincoli paesaggistici; la progettazione e implementazione continua del database relativo alle informazioni dei beni del paesaggio; i programmi di valorizzazione dei beni paesaggistici e individuazioni degli ambiti prioritari di intervento.
Nell’ambito della programmazione regionale dei fondi per il periodo 2014-2020 l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, le infrastrutture sono alcune delle azioni cardine.
Il via libera dalla Giunta al Ptpr è l’approdo di un percorso iniziato 17 anni fa, nel 1999, fra Regione Lazio e il Ministero, con il coinvolgimento di tantissimi comuni, enti, associazioni e privati. 29 dei 30 Piani Territoriali Paesistici (PTP) vigenti nella Regione Lazio sono stati inseriti all’interno del PTPR, consentendo un’ulteriore semplificazione.
"Dopo 17 anni la Giunta ha approvato il piano paesistico – lo sottolineato il presidente, Nicola Zingaretti - finalmente dopo 17 anni diamo certezze contro la distruzione del paesaggio, per valorizzare il bello, per ridurre la burocrazia e soprattutto introdurre una grande innovazione con la digitalizzazione e la georeferenziazione di tutte le mappe, per avere strumenti moderni per fermare gli abusi ed essere più decisi e più forti nella valorizzazione del territorio, sia del patrimonio naturale e agricolo ma anche quello storico e naturale".
"Il Ptpr disciplina l'uso del territorio di tutta la regione, e quindi dà certezze sia sulle aree da tutelare sia su quelle da valorizzare. E poi dà ai Comuni certezze su quali luoghi sono trasformabili”, è il commento di Michele Civita, Assessore Politiche del territorio e Mobilità, che ha aggiunto: “è uno strumento che dà certezze a tutti e poi può, una volta approvato, semplificare la vita dei cittadini e degli enti locali perché una volta che i Comuni si adeguano al Piano avranno l'opportunità di dare loro le autorizzazioni”.