Robotizzazione
La robotizzazione è uno dei fenomeni più evidenti nella produzione industriale. Molti sono convinti che le macchine intelligenti sostituiranno gradualmente il lavoro umano, ma Arup non sembra essere dello stesso avviso. E crede invece che vi sarà una forte integrazione e collaborazione. E' vero che telecamere e sensori smart stanno permettendo ai robot di adattarsi all'ambiente esterno e di svolgere una serie di mansioni, basti pensare a tutte le possibilità offerte dalla stampa 3D, che fino a poco tempo fa erano impensabili. Ma il vero ausilio verrà dai sistemi informatizzati per il controllo dei processi di produzione, dai programmi e sistemi di gestione e analisi dei dati, piuttosto che dallo svolgimento di lavori manuali.
Big data e Internet of Things
La digitalizzazione apre le porte a possibilità sconfinate. Sopratutto nel settore produttivo, dove i big data e l'Internet delle cose contribuiranno allo sviluppo di analisi di mercato sempre più dettagliate. I consumatori saranno sempre meno un'entità astratta. Grazie alla condivisione di dati se ne conosceranno informazioni, esigenze e desideri e questo consentirà di individuare le opportunità di sviluppo di nuovi prodotti e progetti.
Spazi flessibili ed integrati
Paradossalmente questa evoluzione che parte da una forte informatizzazione e digitalizzazione dei sistemi stanno rimettendo al centro dell'interesse tanto i consumatori quanto i lavoratori. Le nuove fabbriche non avranno quasi più nulla dei vecchi capannoni a cui siamo abituati. Avranno spazi interni flessibili, per rispondere ad esigenze produttive che non sono più standardizzate ma dipendono fortemente dalla domanda, quasi in tempo reale, del consumatore. E anche integrati, con gli spazi riservati agli uffici e quelli riservati alla produzione non più separati. Un esempio in questo senso è offerto dalla sede di Leipzig della BMW (foto in basso), dove lo stabilimento appare come un grande open-space, dove non esiste una netta divisione fra polo produttivo ed amministrativo.
Sempre più green
La possibilità di gestire la produzione in modo diversificato e in base alle esigenze sta consentendo anche di rispondere ad un'altra grande esigenza del XXI secolo, quella dell'efficienza energetica. I nuovi poli produttivi sono sempre più attenti all'impatto ambientale, e lo saranno sempre più in futuro. Arup cita molti esempi di poli produttivi orientati alla sostenibilità e alla riduzione dei consumi energetici. Come la sede della Nestlé a Losanna (foto a destra), dotata di una copertura isolante in metallo, pannelli solari e sistemi di ventilazione ed illuminazione naturale.
O quella di Method a Chicago (foto in basso)che, dotata di pale eoliche, pannelli solari e un intero parco a disposizione dei dipendenti, è la prima fabbrica statunitense ad aver ricevuto la certificazione Leed Platinum.