Nata negli anni Sessanta, Zingonia doveva essere, nelle intenzioni del suo ideatore Renzo Zingone, una “città ideale”, utopica, costruita a tavolino per ospitare fino a 50 mila abitanti. Ben presto, però, è diventata suo malgrado uno dei simboli più noti di degrado urbanistico e sociale in Italia: progressivamente abbandonati, svenduti, fatiscenti per la mancanza di interventi di manutenzione, spesso occupati abusivamente, i condomini residenziali di Zingonia sono stati spesso descritti dai media come “torri del degrado”.
Ma Zingonia non è solo questo, e da alcuni anni è in atto nella città un processo di rinnovamento che mira a dare nuova vita all’abitato, trasformandolo da simbolo del fallimento delle politiche abitative e della “ghettizzazione”, a “città laboratorio” di convivenza multiculturale. Tutto è iniziato con la demolizione di due delle torri, avvenuta nel 2019, permettendo l’avvio di un progetto di rinascita urbanistica.
Le quattro torri rimanenti saranno ora riqualificate grazie al Superbonus 110%, con un intervento di Gabetti Lab e Enel X: il cantiere sarà inaugurato domani, sabato 11 giugno alle 11:00, e prevede la riqualificazione delle torri denominate Rinascita, Oleandro, Barbara 2 e Barbara 1, in cui vivono in totale 150 famiglie. Contemporaneamente sarà presentato anche il “Doposcuola multietnico”, donato da Gabetti Lab, che ha finanziato i lavori di ristrutturazione e acquistato i nuovi arredi e verrà gestito dalle associazioni e cooperative sociali già in attività nella zona.
I lavori saranno realizzati azzerando le spese per le famiglie, grazie al meccanismo della cessione del credito di imposta: un esempio virtuoso di applicazione del Superbonus secondo l’intento originario per cui l’incentivo fiscale è stato pensato — rendere accessibile anche alle famiglie e ai condomìni meno abbienti la possibilità di una riqualificazione energetica e strutturale. A farsi carico degli onorari degli studi di fattibilità è stata Gabetti Lab, importante rete di imprese per la gestione sostenibile degli immobili.
La prima ad essere riqualificata sarà la Torre Rinascita: un’operazione complessa che riguarda condomini misti, unità private e popolari, multietniche con abitanti che provengono da 40 Paesi diversi e la convivenza di religioni diverse. Attualmente la realtà di Zingonia parla di un insediamento la cui percentuale di immigrati stranieri arriva al 50%, ma anche di un comparto produttivo ancora vitale, con punte di eccellenza spesso notevoli.
Un progetto di rigenerazione, ma anche una battaglia di legalità con la ri-costituzione dei due condomini adiacenti, Nuova Alleanza e La Fenice, oggetto anch’essi di un possibile successivo intervento. Con l’impegno di creare luoghi di aggregazione per la comunità e la promessa che sarà il primo passaggio per far uscire il fazzoletto di terra a cavallo tra cinque piccoli comuni della bergamasca (Verdellino, Osio Sotto, Boltiere, Verdello e Ciserano), dallo status di ghetto.
All’inaugurazione del cantiere interverranno: Maria Claudia Terzi, assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità Sostenibile della Regione Lombardia; Roberto Busso, amministratore delegato Gabetti Property Solutions; Alessandro De Biasio, amministratore delegato di Gabetti Lab; Luciana Micheli, sales di Vivi Meglio, Enel X Global Retail Italia; mons. Giulio Dellavite, segretario generale della Curia diocesana di Bergamo; Umberto Valois, consigliere delegato della Provincia di Bergamo; imam Said Hassad, rappresentante della comunità islamica locale; Seck Tidiane, rappresentante della comunità senegalese locale; Silvano Zanoli, sindaco del Comune di Verdellino; Osvaldo Palazzini, sindaco del Comune di Boltiere; Enea Bagini, assessore alla Sicurezza, Protezione Civile, Sport e Riqualificazione urbana del Comune di Ciserano; Fabio Mossali, sindaco del Comune di Verdello e Maurizio Bianzini, amministratore dei condomini ricostituiti a Verdellino e dell’associazione La Rinascita. Modera la giornalista Paola Pierotti, Ppan/The Brief.