“Esprimo soddisfazione per l’approvazione definitiva del disegno di legge di conversione del decreto-legge e per il lavoro svolto, anche con le opposizioni”: così il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, al termine dei lavori alla Camera che ha approvato in via definitiva la legge di conversione del Decreto PNRR - decreto legge n. 13/2023.
“Si tratta di un provvedimento che elimina molti impedimenti che ostacolavano l’attuazione del PNRR”, ha dichiarato il Ministro, “meglio definendo le competenze tra le attività di coordinamento strategico e di interlocuzione istituzionale con la Commissione europea, le attività di coordinamento operativo e di controllo e monitoraggio contabile e finanziario di titolarità del Ministero dell’economia e delle finanze e le attività realizzative delle amministrazioni titolari delle misure. Si rafforzano le strutture tecniche preposte alla realizzazione delle misure, anche mediante la stabilizzazione del personale assunto con contratti di lavoro a tempo determinato e una migliore e più efficiente organizzazione delle responsabilità e delle funzioni.
Rafforzato e istituzionalizzato il dialogo con il mondo partenariale, trasferendo all’interno della Cabina di Regia PNRR, che coordina e dà impulso all’attuazione del Piano, le interlocuzioni precedentemente attribuite al Tavolo tecnico per il partenariato economico e sociale.
Velocizzati i processi relativi alla realizzazione dei progetti e degli interventi finanziati con le risorse del PNRR, attraverso misure di semplificazione orizzontali, applicabili a tutti i settori, e verticali, ovvero relativi ad ambiti specifici. Tutte le misure introdotte produrranno effetti migliorativi immediatamente tangibili, senza comportare rallentamenti o interruzioni delle attività in corso.
Il decreto prevede infine disposizioni atte a rendere, finalmente, più efficiente la programmazione e gestione delle risorse relative allo Sviluppo e alla coesione territoriale, anche al fine di assicurarne la complementarietà con quelle del Pnrr, mediante la razionalizzazione delle strutture preposte. La prevista razionalizzazione determinerà risparmi di spesa e, al contempo, consentirà di rafforzare la capacità amministrativa di dette strutture e di ridurre i tempi di attuazione degli interventi e dei programmi”, conclude Fitto.
DISCIPLINA DELLE TERRE E DELLE ROCCE DA SCAVO. L'articolo 48 del provvedimento demanda a un decreto ministeriale la fissazione di una disciplina semplificata per la gestione delle terre e delle rocce da scavo, al fine di assicurare il rispetto delle tempistiche di attuazione del PNRR nonché per la realizzazione degli impianti necessari a garantire la sicurezza energetica. Il decreto, attuativo della normativa unionale sui rifiuti, assicura adeguati livelli di tutela ambientale e sanitaria e garantisce controlli efficaci.
Conseguentemente, vengono abrogati l’articolo 8 del decreto-legge n. 133 del 2014 (che aveva fissato una disciplina semplificata per la gestione delle terre e delle rocce da scavo) e il decreto del Presidente della Repubblica n. 120 del 2017 (attuativo del predetto articolo 8).
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