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Legge di Bilancio 2020, la posizione di FINCO

Ripristino delle detrazioni fiscali al 65% per infissi e schermature solari, no allo split payment, modifiche o abolizione dello “sconto in fattura”

lunedì 11 novembre 2019 - Redazione Build News

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Riportiamo di seguito una sintesi delle posizioni espresse dalla Federazione FINCO in audizione di fronte alle Commissioni congiunte Bilancio del Senato e della Camera, nell’ambito dei lavori parlamentari per l’approvazione della Legge di Bilancio 2020 (Ddl 1586). In allegato la memoria completa in PDF.

1) Ripristinare le detrazioni fiscali del 65% per infissi e schermature solari e rendere strutturali le detrazioni per la riqualificazione energetica

All’articolo 1, comma 67, della Legge di Bilancio 2019 viene prevista la proroga per un anno delle detrazioni fiscali per l’efficienza energetica, con percentuali differenziate a seconda della tipologia di intervento prescelto, confermando la percentuale del 50% per infissi e schermature solari. FINCO ricorda il saldo positivo di 23,5 miliardi di euro, calcolato nel decennio, grazie alle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica, e sostiene che “con l’abbattimento al 50% di sole due tipologie di intervento […] si confondono le idee circa una misura il cui successo è attribuibile, nel tempo, anche alla chiarezza del dispositivo.”

Oltre a questo, si ingenera confusione nella valutazione della convenienza dell’intervento da parte del consumatore stante il diverso grado di complessità insito nelle due differenti procedure di richiesta della detrazione. Si dovrebbe, anzi, pensare di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di compensazione fiscale, dati i positivi risultati di cui sopra.
2) Eliminare split payment e la ritenuta di acconto dell’8% su Ecobonus (in subordine, ripristino al 4%)

Il meccanismo dello split payment comporta, oltre ad una complicazione procedurale, un incremento importante del credito IVA a carico delle imprese, il cui rimborso è talvolta problematico e comunque tale, nei tempi, da configurare un grave squilibrio finanziario delle imprese in genere, e di quelle del settore delle costruzioni in particolare. Tale rilevante perdita di liquidità colpisce in particolare le piccole e medie imprese che rappresentano, peraltro, la maggior parte delle 13.000 associate alla Federazione FINCO. Poiché la ratio del provvedimento è quella di combattere l’evasione, riteniamo ora tale previsione assolutamente ultronea rispetto all’accennata esigenza di contrastare l’evasione, stante il generale obbligo di fatturazione elettronica introdotto nel nostro Paese a partire dal 1 gennaio 2019.

Analoga riflessione va fatta in relazione al vigente obbligo della ritenuta dell’8%, sulle spese di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, introdotta inizialmente con aliquota del 4% (Decreto Legge 31 maggio 2010 n. 78, art. 25) e poi innalzata dalla Legge di Stabilità 2015, n. 190/2014, art. 1, commi 47, 48 e 657.

3) Perplessità sullo sconto in fattura previsto dalla legge n. 58/2019, di conversione del “Decreto Crescita”

Lo sconto in fattura del 50% con la possibilità – ma solo dopo i rilievi dell’Antitrust – della ulteriore cessione del credito, per poter essere efficace almeno in parte dovrebbe arrivare sino agli Istituti di Credito, cosa invece espressamente inibita, e magari essere limitata nell’applicazione a cantieri di una certa entità. Potrebbe poi essere ipotizzata una linea di credito ad hoc con particolari tassi di interesse per le imprese. La suddetta Analisi d’Impatto avrebbe indotto a riflettere circa gli effetti di questa misura che rischia di: a) penalizzare le piccole imprese che effettuano lavori diretti e, quindi in prospettiva, i cittadini, nelle migliaia di piccoli interventi che caratterizzano questo mercato; b) rilanciare il mercato nero. Auspichiamo un ripensamento da parte del Governo in sede di Legge di Bilancio o con la cancellazione della previsione o con una modifica ad hoc della norma.

4) Incentivi alla pubblicità stradale

Contrariamente al comparto della pubblicità esterna, altri settori pubblicitari sono stati destinatari di rilevanti incentivi negli anni scorsi (credito d’imposta, pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative), che hanno disallineato il mercato pubblicitario. Confidiamo che a tale disparità potrà essere posto rimedio nell’ambito della prossima Legge di Bilancio, estendendo le agevolazioni anche al suddetto settore della pubblicità esterna – che, tra le altre cose, è quello più vicino alle piccole imprese e al territorio.

5) Teleriscaldamento a biomassa legnosa

Ricordando che il teleriscaldamento rappresenta “un intervento strutturale di primario interesse generale per il territorio”, si propone di modificare la Tabella A del D.P.R. 633/72 al fine di riconoscere l’IVA agevolata al 5% per i clienti allacciati alle reti di teleriscaldamento a biomassa. Il gettito richiesto sarebbe di 6 milioni di Euro/annuo a fronte di un risparmio in termini di emissioni di circa 550.000 t/annue di CO2

6) Emendamenti alla “Local Tax”

L’art.97 della Legge di Bilancio per l’anno 2020 prevede l'istituzione a partire dal 2021 di una nuova imposizione denominata “Local Tax” che, come indicato al primo comma del citato articolo, prevede l'unificazione della Cosap, dell'ICP, del Cimp e della Tosap.

Tale Local Tax a rigore non è più una tassa o una imposta, ma diviene un canone che non ha tariffe massime, ma solamente tariffe standard e questo fatto non può che generare incertezze per chi opera su una pluralità di settori. Inoltre la tariffa standard è unica per tutte le fattispecie, ma essendo le stesse differenti non si comprende quale sia il criterio unificante.

La soluzione ideale, secondo FINCO, sarebbe che questa norma venisse espunta dalla legge di bilancio e trasformata in un disegno di legge d'iniziativa governativa avviando un percorso per la sua rielaborazione. Ritenendo questa ipotesi difficilmente perseguibile, vengono disposti alcuni emendamenti che consentono di limitarne gli effetti (vedi ALLEGATO).

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