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Legge di stabilità 2016, ok definitivo dal Senato. Tutte le misure comma per comma

Nel 2016 risorse pari a 2,4 miliardi per le infrastrutture, le periferie e l'edilizia scolastica

martedì 22 dicembre 2015 - Redazione Build News

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Con 162 voti favorevoli e 125 contrari, l'Assemblea di Palazzo Madama ha oggi dato il via libera definitivo alla legge di stabilità 2016, senza ulteriori modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera, sul quale il Governo ha posto la fiducia.

FISCALITÀ IMMOBILIARE. Il capitolo sulle tassazione immobiliare prevede l'esenzione dalla Tasi per la prima casa e l'esenzione Imu sui terreni agricoli e sui c.d. macchinari imbullonati.

È stata introdotta una detrazione Irpef del 50% dell'importo corrisposto per il pagamento dell'Iva sull'acquisto effettuato entro il 2016 di abitazioni di classe energetica A o B cedute dalle imprese costruttrici; nonché un credito d'imposta per la riqualificazione degli alberghi anche nel caso in cui la ristrutturazione edilizia comporti un aumento della cubatura complessiva (c.d. piano casa).

Nel corso dell'esame parlamentare sono state introdotte: l'estensione del principio di sostituzione imposte immobiliari/Irpef alle imposte immobiliari istituite dalle province autonome, con efficacia dal 2014; l'esenzione Imu per le unità immobiliari delle cooperative edilizie destinate a studenti universitari soci assegnatari; la riduzione del 25 per cento dell'Imu e della Tasi dovute sulle unità immobiliari locate a canone concordato; l'imposta di registro al 2% per chi al momento del rogito possiede già un immobile, purché lo alieni entro un anno; l'estensione delle agevolazioni fiscali previste per gli Iacp agli enti aventi le stesse finalità sociali degli Iacp; una riduzione del 50% della base imponibile Imu per gli immobili dati in comodato d'uso a figli o genitori; l'applicazione dell'imposta di registro in misura fissa e l'esenzione dalle imposte ipotecarie e catastali per gli atti di trasferimento delle aree che rientrano negli interventi di edilizia convenzionata.

PROROGA ED ESTENSIONE ECOBONUS 65%. Sono prorogate al 31 dicembre 2016 la detrazione Irpef del 65% per interventi di riqualificazione energetica - estesa anche agli Iacp - e la detrazione Irpef al 50% per le ristrutturazioni degli edifici, nonché il Bonus Mobili 50%. Le giovani coppie, anche di fatto, possono usufruire di una detrazione fiscale del 50 per cento per le spese sostenute per l'acquisto di mobili nel 2016 fino a 16.000 euro.

La detrazione del 65% per interventi di efficienza energetica viene estesa all'acquisto, all'installazione e alla messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e/o produzione di acqua calda e/o climatizzazione delle unità abitative.

CONDOMINI, CESSIONE ECOBONUS ALLE IMPRESE. È inoltre prevista la possibilità per i soggetti che si trovano nella no tax area (pensionati, dipendenti e autonomi) di cedere la detrazione fiscale 65% loro spettante per gli interventi di riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali ai fornitori che hanno effettuato i lavori.

ART-BONUS STABILIZZATO. Si stabilizza il credito d'imposta in favore delle persone fisiche e giuridiche che effettuano erogazioni liberali in denaro per interventi a favore della cultura e dello spettacolo (cd. Art-bonus).

Si autorizza la spesa di € 70 mln per il 2017 e di € 65 mln annui dal 2018 per la realizzazione degli interventi del Piano strategico "Grandi progetti beni culturali? (art. 7, co. 1, D.L. 83/2014 - L. 106/2014) e si incrementa di € 5 mln annui, dal 2017, l'autorizzazione di spesa per interventi nel settore dei beni culturali e paesaggistici, anche al verificarsi di emergenze.

PARTITE IVA, MODIFICATO IL REGIME FORFETARIO. Viene modificato il regime forfetario di determinazione del reddito da assoggettare a un'unica imposta sostitutiva con l'aliquota del 15% introdotto dalla legge di stabilità 2015 per gli esercenti attività d'impresa e arti e professioni in forma individuale. Le soglie dei ricavi per accedere al regime sono elevate ed è estesa a cinque anni la disciplina di vantaggio con aliquota forfetaria al 5%. Per il calcolo della contribuzione dovuta a fini previdenziali si prevede l'applicazione di una riduzione pari al 35% della contribuzione ordinaria Inps dovuta ai fini previdenziali.

CONFERMATA AL 27% ALIQUOTA CONTRIBUTIVA ISCRITTI GESTIONE SEPARATA. Relativamente al lavoro autonomo, viene confermata al 27%, anche per il 2016, l'aliquota contributiva per gli iscritti alla gestione separata e viene prevista la costituzione di un apposito Fondo per la tutela del lavoro autonomo.

LEASING IMMOBILIARE. Si introducono norme per favorire la locazione finanziaria di immobili adibiti ad uso abitativo, rendendo - tra l'altro - deducibili a fini Irpef nella misura del 19% i canoni e gli oneri accessori, per un importo non superiore a 8.000 euro, nonché il costo di acquisto dell'immobile all'esercizio dell'opzione finale, per un importo non superiore a 20.000 euro. Tali importi sono dimezzati per i soggetti di età pari o superiore a 35 anni. Con il contratto di locazione finanziaria, la banca o l’intermediario si obbligano ad acquistare o far costruire l’immobile, su scelta e indicazione del soggetto utilizzatore, a disposizione del quale l’immobile è posto per un dato tempo e verso un corrispettivo (che deve tener conto del prezzo di acquisto o di costruzione e della durata del contratto). Alla scadenza del contratto l'utilizzatore ha la facoltà di acquistare la proprietà del bene ad un prezzo prestabilito.

NUOVA DISCIPLINA PER LE LOCAZIONI. La disciplina delle locazioni viene modificata al fine di prevedere l'obbligo, a carico del locatore, di registrazione del contratto entro un termine perentorio di 30 giorni, consentire l'azione dinanzi all'autorità giudiziaria nei casi di mancata registrazione del contratto nel predetto termine, nonché ancorare la determinazione da parte del giudice del canone dovuto a un valore minimo definito ai sensi della normativa vigente. Si chiarisce che la misura del canone di locazione dovuto dai conduttori che avevano beneficiato della rideterminazione ex lege, per mancata o parziale registrazione del contratto è pari al triplo della rendita catastale dell'immobile.

MISURE PER LE IMPRESE. Altre misure fiscali riguardano: il bonus del 140% sugli ammortamenti fiscali connessi agli investimenti in macchinari ed attrezzature; la proroga dei termini per la rivalutazione di quote e terreni da parte delle persone fisiche, con raddoppio dell'aliquota della relativa imposta sostitutiva; per i soggetti Ires si riapre la possibilità di rivalutare i beni d'impresa e le partecipazioni; il regime agevolato per cessioni e assegnazioni di beni ai soci e l'aumento degli importi deducibili dall'IRAP in favore di alcuni soggetti di minori dimensioni, cui viene estesa l'applicazione delle imposte ipotecarie e catastali in misura fissa, e l'imposta proporzionale di registro ridotta della metà; l'applicazione opzionale per gli imprenditori individuali di un'imposta sostitutiva di Irpef e Irap, con aliquota dell'8 per cento, sugli immobili strumentali; l'assimilazione ai redditi di lavoro dipendente del reddito dei soci delle cooperative artigiane che hanno un rapporto di lavoro in forma autonoma, fermo restando il loro trattamento previdenziale.

Sono introdotte ulteriori misure volte a rilanciare la promozione del Made in Italy, a sostenere il settore degli investimenti ambientali e tecnologici, nonché ad agevolare forme di credito per le aziende oggetto di misure patrimoniali.

E' stato introdotto un Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti, con una dotazione di 10 milioni di euro annui per il triennio 2016-2018, avente come finalità il sostegno alle piccole e medie imprese che entrano in crisi a causa della mancata corresponsione di denaro da parte di altre aziende debitrici.

SETTORE AGRICOLO. La manovra 2016 interviene sul settore agricolo prevalentemente con disposizioni di carattere fiscale. In primo luogo vengono esentati dal pagamento dell'Imu:

- i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina, come individuati ex lege;

- i terreni agricoli e posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione;

- i terreni agricoli ubicati nei comuni delle isole minori indipendentemente, dunque, dal possesso e dalla conduzione da parte di specifici soggetti;

- i terreni agricoli con specifica destinazione, ossia con immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile, dunque indipendentemente in tal caso da ubicazione e possesso.

È prevista la presunzione che le produzioni agro energetiche sono produttive di reddito agrario se contenute entro limiti predefiniti, mentre in caso contrario si utilizza il coefficiente di redditività del 25% dell'ammontare dei corrispettivi Iva.

COMPENSAZIONE CARTELLE ESATTORIALI. Sono prorogate al 2016 le norme che consentono la compensazione delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti commerciali e professionali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati secondo la normativa vigente.

OBBLIGO POS ANCHE PER I MINIPAGAMENTI. Previsto l'obbligo per i commercianti e i professionisti di accettare pagamenti anche mediante carte di credito, oltre che di debito, tranne nei casi di oggettiva impossibilità tecnica. L'obbligo del Pos viene dunque esteso anche ai minipagamenti, eliminando la soglia dei 30 euro.

Un decreto ministeriale, sentita la Banca d’Italia, definirà le commissioni interbancarie per le operazioni tramite carta di debito a uso dei consumatori in conformità alla normativa europea, al fine di promuovere l’utilizzo delle carte di debito o di credito in particolare per i pagamenti di importo contenuto.

Con i decreti ministeriali attuativi di quanto previsto dall’articolo 15 del D.L. n. 179 del 2015 (in tema di pagamenti elettronici) sono definite anche le fattispecie costituenti illecito e le relative sanzioni amministrative pecuniarie.

Viene infine esteso, dal 1° luglio 2016, l’obbligo di accettare pagamenti elettronici anche con riferimento ai dispositivi di controllo di durata della sosta.

ACCESSO PROFESSIONISTI AI FONDI EUROPEI. I liberi professionisti sono equiparati alle piccole e medie imprese (PMI) per quanto concerne l'accesso ai finanziamenti dei fondi strutturali (Fondo europeo di sviluppo regionale - FESR e Fondo sociale europeo FSE) e dei relativi Piani operativi regionali e nazionali (POR e PON rispettivamente) per il periodo 2014-2020.

«Non si tratta di un traguardo, ma di un punto di partenza per assicurare a tutti i liberi professionisti, senza alcuna distinzione, le risorse necessarie per competere ad armi pari sul mercato dei servizi professionali. Adesso, dobbiamo rimboccarci le maniche perché siamo all'inizio di un percorso che, in linea con gli orientamenti comunitari, supera le distinzioni tra Pmi e studi professionali e ridisegna dalle fondamenta il valore dei liberi professionisti in un contesto economico ancora fragile». Così commenta il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. «Ora si apre una nuova fase che vedrà Confprofessioni impegnata al tavolo del Comitato con funzioni di sorveglianza per l'attuazione dei Programmi 2014-2020 dell'Agenzia per la coesione territoriale, affinché i professionisti possano beneficiare dei finanziamenti comunitari; al tempo stesso, stiamo lavorando – aggiunge Stella - ad una road map per accompagnare i professionisti nella realizzazione di programmi finanziabili nell'ambito dei fondi strutturali europei. Dobbiamo puntare su innovazione, reti tra professionisti, internazionalizzazione e multidisciplinarietà per rilanciare la competitività degli studi in un mercato dei servizi sempre più globalizzato che richiede nuove competenze di elevato contenuto intellettuale».

500 MILIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE URBANA E SICUREZZA DELLE PERIFERIE. Sono disciplinate le procedure per la predisposizione di un "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia". Per il finanziamento del programma viene prevista l'istituzione di un apposito Fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2016.

MOBILITÀ CICLISTICA E FINANZIAMENTO DEI "CAMMINI". Si prevede il finanziamento di progetti per la realizzazione di ciclovie turistiche e ciclostazioni nonché per la sicurezza della ciclabilità cittadina. L'importo del finanziamento è stato notevolmente incrementato nel corso dell'esame alla Camera, passando da 33 milioni di euro a 91 milioni di euro in tre anni. Il testo indica anche tre interventi prioritari: ciclovia del Sole Verona-Firenze; ciclovia VenTo Venezia Torino; Grab Roma. E' stato infine previsto uno stanziamento di 3 milioni di euro destinato alla progettazione e alla realizzazione di itinerari turistici a piedi denominati "cammini".

ENERGIA. Nel settore energetico si segnala la trasformazione in ente pubblico economico della Cassa conguaglio per il settore elettrico, con una dotazione iniziale di cento milioni di euro.

E' istituito, presso Terna spa, un Fondo a garanzia degli impegni assunti per il finanziamento di ciascun interconnector (ossia di ciascuna linea di trasmissione di energia elettrica che attraversa o si estende oltre una frontiera tra Stati membri e che collega i sistemi nazionali di trasmissione degli Stati membri). Le somme versate nel Fondo di garanzia non possono essere distratte dalla destinazione prevista. Il Fondo è finanziato soggetti aggiudicatari ovvero cessionari della potenza assegnata che abbiano assunto l'impegno con Terna Spa di finanziamento degli interconnector. Si prevedono anche alcune modifiche relative alle modalità e ai tempi di realizzazione degli interventi.

BIOMASSE. Si prevede inoltre un incentivo pari all'80% di quello riconosciuto dal D.M. 6 luglio 2012 agli impianti di nuova costruzione e di pari potenza per impianti alimentati da biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili, che hanno cessato al 1° gennaio 2016 o cessano entro il 31 dicembre 2016 di beneficiare di incentivi sull'energia prodotta. L'incentivo è previsto fino al 31 dicembre 2020.

ESENZIONE ACCISA ENERGIA ELETTRICA DA RINNOVABILI. Si prevede che l'esenzione dall'accisa l'energia elettrica prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza disponibile superiore a 20 kW consumata dalle imprese di autoproduzione in locali e luoghi diversi dalle abitazioni – si applica anche all'energia elettrica prodotta con impianti azionati da fonti rinnovabili con potenza disponibile superiore a 20 kW, consumata dai soci delle società cooperative di produzione e distribuzione dell'energia elettrica che non sono state assoggettate a trasferimento all'Enel (ai sensi dell'articolo 4, comma 1, n. 8 della legge n. 1643/1962) in locali ed in luoghi diversi dalle abitazioni.

TRIVELLAZIONI OFFSHORE, RIPRISTINATO IL DIVIETO ENTRO LE 12 MIGLIA. Sono state, infine, inserite modifiche alla normativa vigente in materia di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi (c.d. attività upstream). Una prima modifica riguarda il divieto di ricerca, prospezione e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in alcune zone di mare relativamente al quale sono soppresse le disposizioni attualmente vigenti che consentono di derogare a tale divieto confermando solo la parte della disposizione che fa salvi i titoli abilitativi già rilasciati. Un secondo gruppo di modifiche, che interviene sull'articolo 38 del D.L. n. 133/2014 sul quale è attualmente in atto un contenzioso con le Regioni presso la Corte costituzionale, prevede oltre all'eliminazione del carattere strategico, di indifferibilità e urgenza delle c.d. attività upstream, l'abrogazione della disposizione che prevede l'emanazione, di un piano delle aree in cui sono consentite le c.d. attività upstream. Si prevede inoltre che le c.d. attività upstream sono svolte con le modalità di cui alla legge n. 9/1991, o – come già previsto dalla legislazione vigente – a seguito del rilascio di un titolo concessorio unico e sulla base di un programma generale dei lavori articolato in una prima fase di ricerca (della durata di 6 anni) a cui segue la fase di coltivazione (della durata di 30 anni). Vengono eliminate le disposizioni vigenti che consentono la proroga della durata delle fasi succitate.

EDILIZIA SCOLASTICA. Relativamente all'edilizia scolastica, si prevede la destinazione da parte dell'Inail di ulteriori risorse – ulteriori 50 milioni di euro - per la realizzazione di scuole innovative, l'assegnazione di un contributo in favore delle province e delle città metropolitane delle regioni a statuto ordinario, modulato nel corso degli anni, destinato però anche alle spese per viabilità, e l'esclusione dal saldo non negativo tra le entrate finali e le spese finali, delle spese sostenute dagli enti locali per interventi effettuati a valere sull'avanzo di amministrazione e su risorse rivenienti dal ricorso al debito. L'esclusione opera nel limite massimo di 480 milioni di euro.

CENTRALIZZAZIONE DEGLI ACQUISTI. Gli interventi in materia di centralizzazione degli acquisti pubblici sono principalmente finalizzati a rafforzare il ricorso alle convenzioni attraverso differenti modalità, come la limitazione delle deroghe all'obbligo di approvvigionarsi tramite le convenzioni, che vengono disapplicate per il triennio 2017-2019, e alle quali viene comunque imposto un limite minimo di prezzo. Limite in cui si prevede che il prezzo sia inferiore almeno del 10 per cento (e per talune categorie merceologiche almeno al 3 per cento) rispetto ai migliori corrispettivi indicati nelle convenzioni e accordi quadro della Consip.

Viene anche esteso l'ambito dei soggetti obbligati a forme di acquisto centralizzato, con riguardo agli enti di previdenza e alle agenzie fiscali, a tutte le stazioni appaltanti ed agli enti locali. L'utilizzo degli strumenti di acquisto e di negoziazione di Consip viene esteso anche ai lavori manutentivi.

La norma punta altresì ad incrementare l'utilizzo dei parametri prezzo-qualità delle convenzioni per gli acquisti pubblici. Il mancato ricorso agli strumenti Consip è infine disincentivato introducendo l'obbligo di motivazione nel caso di acquisti autonomi.

Si dispone per i contratti di acquisto di importo superiore ad un milione di euro la predisposizione, da parte delle amministrazioni pubbliche interessate, di un apposito programma biennale che va comunicato alle strutture ed agli uffici preposti al controllo di gestione, nonché pubblicato sul profilo del committente dell'amministrazione e sul sito informatico dell'Osservatorio dei contratti pubblici. Viene richiesta altresì dispone la comunicazione e la pubblicazione anche di tutti i contratti stipulati in esecuzione del programma biennale e dei suoi aggiornamenti.

E' stata poi introdotta una specifica disciplina, per il riequilibrio, anche con riferimento ai contratti in corso, dei contratti pubblici relativi a servizi e forniture ad esecuzione continuata o periodica stipulati da un soggetto aggregatore, per l'adesione dei singoli soggetti contraenti. La disposizione si applica ai contratti in cui la clausola di revisione e adeguamento dei prezzi sia collegata o indicizzata al valore di beni indifferenziati, qualora si sia verificata una variazione nel valore dei predetti beni che abbia determinato una variazione del prezzo complessivo in misura non inferiore al 10% e tale da alterare significativamente l'originario equilibrio contrattuale. Al verificarsi delle condizioni previste l'appaltatore o il soggetto aggregatore hanno facoltà di richiedere una riconduzione ad equità o una revisione del prezzo medesimo.

SOPPRESSA L'UNITÀ TECNICA FINANZA DI PROGETTO (UTFP). Viene soppressa l'Unità tecnica finanza di progetto (UTFP), le cui funzioni sono trasferite al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in cui è attualmente incardinata.

Viene, inoltre, inserita una nuova disciplina sulle procedure di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti per la realizzazione di interventi e programmi pubblici ed è istituito un "Fondo per la riprogrammazione degli investimenti per la crescita" (FRIC), a cui affluiscono le risorse dei finanziamenti revocati, la cui assegnazione viene effettuata dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) per spese in conto capitale, anche su di un arco temporale pluriennale. Le risorse provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), saranno incluse in una sezione speciale del Fondo.

CREDITO D'IMPOSTA EVENTI CALAMITOSI. Si introduce una disciplina di carattere generale per la concessione di contributi con le modalità del finanziamento agevolato – nel limite massimo di 1.500 milioni di euro - ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive danneggiati da eventi calamitosi.

Un credito di imposta è previsto per i finanziamenti agevolati ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive danneggiati da eventi calamitosi.

AMBIENTE. Si prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di un Fondo finalizzato ad interventi di carattere economico, sociale e ambientale nei territori della terra dei fuochi con una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Una quota di tale stanziamento è destinata, nel limite massimo di 3 milioni di euro per ciascun anno considerato, alla bonifica del sito inquinato dell'ex area industriale «Isochimica».

Si introduce la garanzia statale ai finanziamenti che il commissario dell'azienda siderurgica Ilva è autorizzato a contrarre, nel limite di 800 milioni, per far fronte alle attività di tutela ambientale e sanitaria, risanamento ambientale e bonifica.

DISSESTO IDROGEOLOGICO. Si prevede, altresì, il rifinanziamento degli interventi contro il dissesto idrogeologico per un importo complessivo di 1.950 milioni di euro, nel periodo 2016-2030, di cui 50 per l'anno 2016 (Tab. E). La proroga al 31 dicembre 2016 della durata della contabilità speciale relativa alla gestione della situazione di emergenza - inerente gli eventi alluvionali che hanno colpito il Veneto nei mesi di ottobre-novembre 2010 - è finalizzata anche ad attuare gli interventi urgenti per la messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico.

BONIFICHE. Sono introdotte numerose disposizioni in materia di bonifiche volte a:

- istituire un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per il triennio 2016-2018 da destinare agli interventi di bonifica del sito di interesse nazionale Valle del Sacco e dei siti di interesse nazionale per i quali è necessario provvedere con urgenza al corretto adempimento di obblighi europei;

- escludere per l'anno 2016 dal saldo non negativo le spese sostenute dagli enti locali per interventi di bonifica ambientale, conseguenti ad attività minerarie nel limite massimo di 20 milioni di euro;

- avviare, entro il 30 giugno 2016, interventi per le attività di bonifica e messa in sicurezza del Sito di interesse Nazionale Bussi sul Tirino;

- incrementare di 10 milioni di euro per il triennio 2016- 2018 la dotazione del fondo per il finanziamento di un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive.

PARCHI NAZIONALI E SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA. Sono inoltre previste misure riguardanti i parchi nazionali e i siti di importanza comunitaria. Tra queste, viene stabilito che i comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti, nel cui territorio ricadono interamente i siti di importanza comunitaria (SIC), effettuano le valutazioni di incidenza (VINCA) di taluni interventi edilizi: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, anche con incrementi volumetrici o di superfici coperte inferiori al 20% delle volumetrie o delle superfici coperte esistenti.

ASTE CO2. La Legge di stabilità 2016 reca anche novità in materia di ripartizione dei proventi derivanti dalle aste relative alle quote di emissione di gas serra. Si prevede, infatti, che le risorse non impegnate derivanti dai proventi, assegnate al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e al Ministero dello sviluppo economico con il decreto interministeriale n. 231 del 2014, vengano destinate al rimborso dei crediti agli operatori che non hanno ricevuto quote di emissione di anidride carbonica (CO2) a titolo gratuito a causa dell'esaurimento della riserva ad esse riconosciuta in quanto "nuovi entranti". Si interviene, infine, sulla destinazione del 50% dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione dei gas a effetto serra al fine di prevedere che sia destinato al completamento del rimborso dei crediti spettanti ai gestori degli impianti "nuovi entranti".

GIUSTIZIA. Sono previste procedure per l'indennizzo da irragionevole durata del processo, contenute nella c.d. legge Pinto. In particolare, è ridotta l'entità dell'indennizzo e introdotto l'obbligo per la parte lesa dall'eccessiva durata di sollecitare i tribunali con rimedi preventivi della violazione del termine, che rappresentano una condizione di procedibilità della successiva domanda di riparazione del danno. Inoltre, sono introdotte alcune presunzioni di insussistenza del danno, che obbligano la parte che ha subito un processo irragionevolmente lungo a dimostrare il pregiudizio subito. Vengono infine disciplinate nuove modalità di pagamento.

ANAS. Sono state inserite ulteriori disposizioni riguardanti l'ANAS allo scopo di:

- autorizzare la società a stipulare accordi con regioni ed enti locali, fino ad un importo massimo di 100 milioni di euro, finalizzati a trasferire alla medesima società le funzioni relative a progettazione, esecuzione, manutenzione e gestione delle strade non rientranti nella rete autostradale e stradale nazionale;

- convogliare (a decorrere dal 1° gennaio 2016) tutte le risorse del bilancio dello Stato destinate ad ANAS S.p.A. in un apposito Fondo dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nonché a disciplinare in una norma di rango primario l'attuale regolazione del contratto di programma tra ANAS S.p.A. e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

ENTI LOCALI. Viene sostanzialmente superato il Patto di stabilità interno sia per le regioni (per le quali peraltro la regola era già in parte stata introdotta con la legge di stabilità 2015) che per gli enti locali.

Per quanto riguarda le province e le città metropolitane, è assegnato un contributo in favore delle stesse (nelle Regioni a statuto ordinario) nell'importo di 400 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2016, di cui 150 milioni di euro a favore delle Province e 250 milioni di euro a favore delle Città metropolitane, finalizzato al finanziamento delle spese connesse alle funzioni relative alla viabilità e all'edilizia scolastica. Tale contributo è incrementato a 495 milioni per il 2016, 470 milioni per ciascuno degli anni dal 2017 al 2020 e 400 milioni di euro annui a decorrere dal 2021. L'incremento del contributo è attribuito in favore delle province, cui sono assegnate - in luogo dei 150 milioni prima previsti – 245 milioni nel 2016, 220 milioni negli anni dal 2017 al 2020 e 150 milioni a partire dal 2021.

Si escludono per l'anno 2016 nel saldo non negativo le spese sostenute dagli enti locali per interventi di bonifica ambientale, conseguenti ad attività minerarie, effettuati a valere sull'avanzo di amministrazione e su risorse rinvenienti dal ricorso al debito, per un limite massimo di 20 milioni di euro.

Si consente ai comuni di utilizzare integralmente, per gli anni 2016 e 2017, i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal testo unico delle disposizioni in materia edilizia (D.P.R. n. 380/2001) per spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale, nonché per spese di progettazione delle opere pubbliche.

Si interviene inoltre sulla disciplina dei poteri sostitutivi dello Stato in tema di obblighi di adeguamento ai vincoli derivanti dall'ordinamento europeo delle regioni e delle province autonome, stabilendo che il Presidente del Consiglio dei Ministri può porre un termine per l'adeguamento alle Amministrazioni pubbliche competenti; scaduto inutilmente il termine, il Consiglio dei Ministri può decidere di adottare direttamente i necessari provvedimenti attuativi o di nominare un commissario (nuovi commi 2-bis e 2-ter dell'articolo 41 della legge n. 234 del 2012). Le misure previste si applicano anche agli inadempimenti conseguenti alle diffide effettuate prima dell'entrata in vigore della presente legge. Inoltre, al commissario nominato vengono attribuiti i poteri e le facoltà previsti per i Presidenti di regione che subentrano nelle funzioni dei commissari straordinari delegati per il sollecito espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (D.L. n. 91/2014, convertito, con modificazioni, legge n. 116/2014, articolo 10, commi 4, 5, 6).

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