Via libera dal Consiglio dei Ministri alla Legge europea 2015, il disegno di legge recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea, già approvato in esame preliminare dal CdM il 4 dicembre 2015.
Il disegno di legge si compone di 22 articoli ed è volto a chiudere 2 procedure di infrazione, 9 casi EU Pilot e una procedura di cooperazione in materia di aiuti di Stato. Inoltre prevede una razionalizzazione delle procedure di notifica in Commissione europea delle misure con cui le amministrazioni intendono concedere aiuti di Stato.
Il provvedimento modifica o integra alcune disposizioni nazionali vigenti per adeguarne i contenuti al diritto europeo e interviene in diversi settori. Tra questi, gli appalti pubblici e l'energia.
SOA. Sul fronte degli appalti, una norma dello schema di disegno di legge prevede che le Società Organismi di Attestazione (SOA) abbiano l'obbligo di avere in Italia anche solo una sede operativa e sostituisce il precedente obbligo di stabilire nel nostro Paese la sede legale. Si mira così a sanare la procedura di infrazione 2013/4212 arrivata allo stadio di messa in mora, avviata dalla Commissione Ue verso l'Italia per aver imposto alle Soa - con il DPR n. 207/2010 Regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice Appalti - l'obbligo della sede legale nel territorio italiano.
Ricordiamo che la Corte di giustizia europea, con la sentenza del 16 giugno 2015, causa C-593/13, ha stabilito che è contraria al diritto dell’Unione Europea la normativa italiana che obbliga gli organismi di attestazione Soa ad avere la sede legale in Italia (LEGGI TUTTO).
LINEE DI INTERCONNESSIONE. I soggetti che realizzano linee di interconnessione con altri Stati membri possono essere certificati quali gestori della linea stessa. Lo prevede una norma nel Ddl volta a sanare la procedura di infrazione 2014/2286.