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Legge europea 2019-2020: via libera dal Consiglio dei ministri al disegno di legge

Previste modifiche di norme già in vigore per la corretta attuazione della direttiva 2013/55/UE, sul riconoscimento delle qualifiche professionali, e della direttiva 2014/17/UE sui contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali, già recepite nell’ordinamento nazionale

giovedì 30 luglio 2020 - Redazione Build News

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Il Consiglio dei Ministri n. 59 del 29 luglio 2020, su proposta del Ministro per gli affari europei Vincenzo Amendola, ha approvato un disegno di legge recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – legge europea 2019-2020.

Il disegno di legge interviene con misure necessarie per l’adeguamento della normativa italiana agli obblighi imposti dall’UE in materia di libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi; libertà, sicurezza e giustizia; fiscalità, dogane e ravvicinamento delle legislazioni; affari economici e monetari; sanità; protezione dei consumatori; ambiente ed energia.

Il testo dispone:

• l’attuazione di dodici regolamenti (il 2019/1150 che promuove equità e trasparenza per gli utenti commerciali dei servizi di intermediazione online; il 2018/815 della Commissione sulle norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione; il 2017/2394 sulla cooperazione tra le autorità nazionali responsabili dell’esecuzione della normativa che tutela i consumatori; il 2017/1954, che istituisce un modello uniforme per i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di paesi terzi; il 2017/1128, sulla portabilità transfrontaliera di servizi di contenuti online nel mercato interno; il 2016/1953, relativo all’istituzione di un documento di viaggio europeo per il rimpatrio dei cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare; il 608/2013 sulla tutela dei diritti di proprietà intellettuale da parte delle autorità doganali; il 528/2012, sulla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi; il 1223/2009, sui prodotti cosmetici; il 810/2009, che istituisce un codice comunitario dei visti; il 428/2009 del Consiglio, che istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni, del trasferimento, dell’intermediazione e del transito di prodotti a duplice uso; il 2271/96 del Consiglio relativo alla protezione dagli effetti extraterritoriali derivanti dall'applicazione di una normativa adottata da un paese terzo, e dalle azioni su di essa basate o da essa derivanti);

• il recepimento di due direttive del 2019 (la n. 68, sulle specifiche tecniche per la marcatura delle armi da fuoco e dei loro componenti essenziali la n. 69, sulle specifiche tecniche relative alle armi d'allarme o da segnalazione);

• la modifica delle norme già in vigore, in modo da garantire la corretta attuazione di cinque direttive già recepite nell’ordinamento nazionale (la 2014/17/UE sui contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali; la 2013/55/UE, sul riconoscimento delle qualifiche professionali; la 2013/34/UE, relativa ai bilanci d’esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese; la 2004/28/CE, sul codice comunitario relativo ai medicinali veterinari; la 2003/109/CE, del Consiglio, relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo) e del regolamento n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno.

Inoltre, il disegno di legge mira ad agevolare la chiusura di otto procedure d’infrazione a carico dell’Italia, di un caso EU Pilot e di due casi ARES, nonché a garantire la corretta attuazione della sentenza pregiudiziale della Corte di Giustizia UE nelle cause riunite C-297/17, C-318/17 e C- 319/17, in materia di inammissibilità delle domande di protezione internazionale e a recepire la rettifica della direttiva 2012/12/UE, in materia di etichettatura dei succhi di frutta ed altri prodotti analoghi destinati all’alimentazione umana.

Infine, si prevede:

• l’aumento di 8 unità di cui può avvalersi il Comitato interministeriale per gli affari europei (CIAE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le politiche europee;

• il diritto di rivalsa dello Stato verso le Regioni o altri enti pubblici responsabili di violazioni del diritto dell’Unione europea;

• il rafforzamento delle strutture del Ministero dell'economia e delle finanze preposte alle attività di gestione, monitoraggio e controllo degli interventi UE per il periodo di programmazione 2021/2027;

• l’adeguamento della metodologia di controllo dei rendiconti elaborati dalle Amministrazioni titolari di programmi europei alle metodologie di auditing utilizzate nel contesto europeo;

• il tempestivo versamento all'Unione europea dei contributi a carico dell'Italia per il finanziamento del Bilancio generale dell'UE e a scongiurare il rischio dell'applicazione d'interessi di mora in caso di ritardato pagamento.

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