È in vigore dal 22 aprile la legge 21 aprile 2023, n. 41 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, recante disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune. Disposizioni concernenti l'esercizio di deleghe legislative”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.94 del 21 aprile.
Nel corso dell’iter legislativo sono state approvate le seguenti proposte auspicate da ANCE.
CARO MATERIALI – NORMA INTERPRETATIVA. Si conferma, attraverso una norma interpretativa, la possibilità che le stazioni appaltanti possano accedere al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche, per le lavorazioni effettuate nel corso del 2023, anche se hanno avuto accesso ai fondi destinati agli extracosti per le opere in corso nel 2022. Viene in questo modo superato il divieto contenuto nella Legge di Bilancio 2023.
GARANZIE OPERE PNRR. Viene esteso lo svincolo progressivo della cauzione definitiva (già previsto per i settori ordinari) ai contratti in corso di esecuzione, ivi inclusi quelli relativi ad accordi quadro già aggiudicati ovvero efficaci, affidati dalle stazioni appaltanti che operano nei settori speciali.
PROROGA CONFERENZA DI SERVIZI “ACCELERATA”. Viene prorogata dal 30 giugno 2023 al 30 giugno 2024 la disciplina della conferenza di servizi cd. “accelerata”, introdotta dal DL 76/2020 e poi modificata dallo stesso DL 13/2023, che prevede una serie di misure di semplificazione, tra le quali l’obbligo di indire la stessa sempre nella modalità semplificata e asincrona e cioè senza obbligo di presenza fisica delle amministrazioni e con termini ridotti (da 45 gg a 30 gg e in caso di enti preposti alla tutela dei beni culturali, paesaggistica, ambientale il termine di 90 gg è portato a 45 gg).
DISCIPLINA SEMPLIFICATA PER LA GESTIONE DELLE TERRE E DELLE ROCCE DA SCAVO PER I CANTIERI DI MICRO-DIMENSIONI. Viene ampliata la delega attribuita al Ministero dell’ambiente per la semplificazione e la razionalizzazione della disciplina delle terre e rocce da scavo. A seguito delle modifiche apportate, infatti, il nuovo decreto – che andrà a sostituire il DPR 120/2017 – dovrà, tra l’altro, introdurre disposizioni di semplificazione per i cantieri di micro-dimensioni, ossia quelli nei quali è attesa la produzione di un quantitativo di terre e rocce non superiore a 1000 metri cubi.
Sul provvedimento si è svolto un ciclo preliminare di audizioni cui ha partecipato anche l’ANCE, evidenziando, in particolare, la necessità di dare piena attuazione agli investimenti e prevedere un intervento per il “caro materiali”.
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