“Auspichiamo che il nuovo Governo prosegua il lavoro fin qui svolto per dotare finalmente il nostro Paese di una Legge quadro sull’Architettura”. Così Francesco Miceli, presidente del CNAPPC.
“Si è insediato il nuovo Governo, auguro buon lavoro al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e a tutti i componenti il nuovo Esecutivo che sarà chiamato ad assumere importanti decisioni per la tenuta sociale ed economica dell’intero Paese. L’auspicio è che non si rallenti l’attuazione del Pnrr, le cui risorse rappresentano una grande occasione di sviluppo.
Una opportunità per realizzare il futuro delle nostre città, per attivare processi rigenerativi, per realizzare importanti infrastrutture, per creare le condizioni per la transizione ecologica ed energetica e per attivare processi inclusivi e di partecipazione. Tutto ciò è nell’interesse degli Architetti PPC italiani e di tutti coloro che vogliono dare un contributo alla crescita del Paese.
Sono certo che il nuovo Governo sia consapevole della posta in gioco e che sarà necessario dare vita alle tante riforme necessarie con il coinvolgimento dei diversi attori presenti nella società ed in particolare del mondo delle professioni non sempre tenuto nella giusta considerazione allorquando si assumono decisioni fondamentali che lo riguardano direttamente.
Codice delle costruzioni, codice dei contratti, governo del territorio, legge per l’Architettura, Ordinamento professionale ed equo compenso sono tutte riforme indispensabili per ammodernare il Paese e renderlo pronto a far fronte alle nuove sfide sul piano interno ed internazionale.
In particolare auspichiamo che il nuovo Governo prosegua il lavoro fin qui svolto per dotare finalmente il nostro Paese di una Legge quadro sull’Architettura. Questo è, da tempo, uno degli obiettivi prioritari dell’intera comunità degli Architetti PPC italiani. L’architettura di qualità produce effetti positivi nella vita quotidiana di ciascun individuo con ricadute importanti sull’intera società.
Sin d’ora ci dichiariamo pronti per riannodare i fili dei rapporti con il nuovo Esecutivo e con tutte le forze parlamentari, per dare un contributo fattivo alle scelte che dovranno attuarsi e soprattutto per mettere le competenze che il mondo professionale possiede a servizio di un progetto per il Paese.”