Fisco

Legge Sblocca-cantieri: esclusione dalle gare per irregolarità fiscali solo se accertate

Come richiesto dall'Ance, è stata ripristinata l’esclusione dalle gare d’appalto unicamente nell’ipotesi di irregolarità fiscali e contributive “gravi e definitivamente accertate” secondo la formulazione originaria, già contenuta nel Codice dei contratti pubblici

giovedì 20 giugno 2019 - Redazione Build News

1_a_b_a-edilizia_1-1-1

Ripristinata, come richiesto dall’ANCE, l’esclusione dalle gare d’appalto unicamente nell’ipotesi di irregolarità fiscali e contributive “gravi e definitivamente accertate” secondo la formulazione originaria, già contenuta nel Codice dei contratti pubblici.

Eliminazione della possibilità, infatti, per la stazione appaltante, di escludere un concorrente dalle gare in presenza di adeguata dimostrazione dell’esistenza di violazioni tributarie e contributive, anche se non definitivamente accertate.

Rivisti, inoltre, in accoglimento delle richieste dell’ANCE, i requisiti riferiti all’attivo dello stato patrimoniale, ai ricavi ed al numero di dipendenti ai fini dell’obbligo di nomina degli organi di controllo delle s.r.l., come stabilito dal codice della crisi d’impresa (D.Lgs. 14/2019).

Lo prevede la legge 14 giugno 2019, n.55, di conversione, con modificazioni, del DL 32/2019 (cd. “Decreto sblocca cantieri”), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.140 del 17 giugno 2019.

REGOLARITÀ FISCALE NELLE GARE D’APPALTO. Come noto, il “Decreto sblocca cantieri” (DL 32/2019) è intervenuto sulle cause di esclusione dalle gare d’appalto pubbliche (stabilite dall’art.80, co.4, del D.Lgs. 50/2016 – Codice dei contratti pubblici), aggiungendo un’ulteriore ipotesi relativa alle irregolarità fiscali e contributive riscontrate in capo ai partecipanti.

In particolare, il DL 32/2019 prevedeva la possibilità, per la stazione appaltante, di escludere un concorrente qualora fosse stato in grado di dimostrare adeguatamente l’esistenza di violazioni tributarie e contributive, anche se non definitivamente accertate.

Tale previsione era stata dettata dall’esigenza, per lo Stato italiano, di adeguarsi ai rilievi di incompatibilità con le Direttive comunitarie, sollevati dalla Commissione UE in merito ad alcune disposizioni del D.Lgs. 50/2016.

Come fortemente auspicato dall’ANCE, durante l’iter di conversione in legge del Provvedimento, la disposizione è stata eliminata, con la conseguenza che resta confermata la disciplina attualmente contenuta nel Codice dei contratti pubblici, in base alla quale il concorrente può essere escluso dalla gare d’appalto unicamente nell’ipotesi di irregolarità fiscali e contributive “gravi e definitivamente accertate”, secondo la formulazione originaria già contenuta nell’art.80, co.4, del D.Lgs. 50/2016.

Sono state, così, accolte le istanze dell’ANCE che, fin dall’introduzione della disposizione, aveva evidenziato, nelle competenti Sedi istituzionali, che la stessa avrebbe comportato l’esclusione di molti operatori economici di fatto fiscalmente regolari, esponendoli ad una penalizzazione eccessiva e del tutto sproporzionata rispetto ad una violazione spesso riconosciuta poi come inesistente.

Infatti, l’ANCE aveva rilevato come l’adeguamento alla normativa comunitaria dovesse essere in ogni caso coordinato ed inserito nel contesto dell’ordinamento tributario italiano (che dà rilevanza probatoria all’atto accertativo solo quando lo stesso assume carattere definitivo, ovvero non più suscettibile di annullamento e/o modifica né dall’Amministrazione finanziaria, né del Giudice tributario).

NOMINA DEGLI ORGANI DI CONTROLLO NELLE S.R.L. Come auspicato dall’ANCE, nel corso dell’iter di conversione in legge del “Decreto Sblocca cantieri” sono state riviste le condizioni per la nomina obbligatoria degli organi di controllo nelle s.r.l., di cui all’art.2477 del Codice Civile, rispetto a quanto sin’ora stabilito nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (art.379 del D.Lgs. 14/2019).

Come noto, infatti, ai fini della segnalazione relativa alle cd. procedure d’allerta, quest’ultimo Provvedimento stabiliva, con efficacia del 16 marzo scorso, l’obbligo di nomina dell’organo di controllo (o del revisore) per le s.r.l. che abbiano superato, per due esercizi consecutivi, almeno uno dei seguenti limiti:

1) totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 2 milioni di euro;

2) ricavi delle vendite e delle prestazioni: 2 milioni di euro;

3) dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 10 unità.

Fin dalla sua introduzione, la disposizione ha suscitato perplessità, sia per il numero di società coinvolte, sia per l’aumento dei costi che le società dovranno sostenere, ma anche per il rischio che le segnalazioni possano compromettere l’affidabilità delle imprese verso gli istituti di credito.

In tal senso, con la modifica approvata durante l’iter di discussione al Senato del DdL di conversione del cd. “Decreto Sbloccacantieri”, la nomina dell’organo di controllo diventerà obbligatoria nell’ipotesi in cui la società abbia superato, per due esercizi consecutivi (si tratta, ad oggi, delle annualità 2017 e 2018), almeno uno dei seguenti limiti:

1) totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 4 milioni di euro;

2) ricavi delle vendite e delle prestazioni: 4 milioni di euro;

3) dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 20 unità.

L’obbligo di nomina dell’organo di controllo cessa quando, per tre esercizi consecutivi, non è stato superato nessuno dei predetti limiti.

Resta fermo che le predette società a responsabilità limitata devono adeguare lo statuto e l’atto costitutivo, ai fini della nomina dell’organo di controllo, entro nove mesi dall’entrata in vigore del codice della crisi d’impresa (ossia entro il 16 dicembre 2019).


Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti

Il parere di...
Manovra 2025, ANCE: “Manca di una chiara visione per il futuro”

Secondo l'Associazione dei costruttori, il DDL di bilancio interviene solo marginalmente sui...


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Fisco copertina articolo
Quale deve essere la distanza della canna fumaria dal confine di proprietà?

Le bocche dei camini devono essere posizionate in modo tale da consentire...

Fisco copertina articolo
Camini e canne fumarie, perché tutti questi incendi?

Negli edifici ristrutturati gli incendi dei tetti ventilati sono aumentati di numero....

Dello stesso autore


Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...

Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...

Mercato
A Belluno il seminario gratuito sull'edilizia sostenibile

L'evento si terrà il 20 novembre dalle ore 14.00 alle 18.00 a...