Secondo l’Associazione nazionale dei costruttori edili, le modifiche apportate al Decreto Semplificazioni in fase di conversione “sono preoccupanti”. Angelo Deldossi, presidente di Ance Brescia, denuncia la possibilità di un vero e proprio “blocco dell’edilizia”, un immobilismo che porterebbe degrado nei centri urbani e deregolamentazione delle procedure di gara invece del loro snellimento. Perché? Specialmente per le modifiche apportate, in fase di conversione del decreto, all’articolo 10, relativo alle deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati. Tra le novità – dopo il via libera definitivo della L. 11 settembre 2020 n. 120 – c'è il fatto che gli interventi di demolizione e ricostruzione nelle zone A e in quelle ad esse assimilabili siano consentiti esclusivamente nell’ambito di piani urbanistici di recupero e di riqualificazione, fatte salve le previsioni dei vigenti strumenti di pianificazione territoriale, paesaggistica e urbanistica.
Secondo Deldossi “esiste un rischio elevato di blocco di tutti gli strumenti urbanistici esistenti, proprio quando sarebbe necessario più che mai aiutare le nostre città a rinascere dopo una crisi durissima. Servirebbero quindi strumenti flessibili per demolire edifici in disuso privi di valore storico-artistico, dando nuova vita a zone dismesse e insicure”
Unica nota positiva, la situazione bresciana e lombarda: la Regione Lombardia ha infatti varato, nel dicembre scorso, una legge sulla Rigenerazione urbana, che impone un percorso per tutti i Comuni in modo che entro la fine del 2020 sian definiti gli ambiti all’interno dei centri storici nei quali si possa demolire e ricostruire, mentre Brescia dispone già di un piano urbanistico che regola gli interventi nel centro storico.
LA NOTA TECNICA. Dopo la conversione in Legge del Decreto Semplificazioni, Ance ha pubblicato una nota tecnica (IN ALLEGATO) per favorire l'interpretazione della nuova normativa. Tra i punti su cui l'Associazione richiama l’attenzione, la presenza di disposizioni suggerite in prima persona dall’Ance, come la norma che proroga di 3 anni la validità delle convenzioni urbanistiche comunque denominate e dei piani particolareggiati, nonché dei relativi termini di inizio e fine lavori, la proroga dei termini di inizio e fine lavori dei titoli abilitativi edilizi comprese le SCIA, l’estensione delle tolleranze edilizie, le norme procedimentali per le bonifiche, etc.