Si è svolta ieri al Ministero dello Sviluppo Economico la prima riunione del Tavolo per la competitività delle libere professioni, presieduta dal sottosegretario Simona Vicari.
Dobbiamo mettere a punto un modello di sviluppo che rilanci la competitività delle libere professioni sia nel mercato interno che in quello comunitario. L’obiettivo – ha spiegato Vicari - è quello di predisporre una serie di provvedimenti che agevolino l’accesso a fonti di finanziamento sulla falsariga di quanto previsto per i Voucher per la digitalizzazione o per il Fondo di garanzia per le PMI, che snelliscano le procedure burocratiche che rallentano lo sviluppo delle libere professioni e che permettano una struttura di mercato più solida, organizzata e competitiva. Grazie a questa opera di armonizzazione non ci saranno più Partite Iva di serie A e di serie B.
A breve il Mise stabilirà assieme alle parti interessate la data del prossimo incontro durante il quale tutte gli spunti programmatici verranno analizzati in maniera più approfondita per giungere, quanto prima, ad un protocollo d’intesa con le Regioni.
STELLA (CONFPROFESSIONI): “BENE GLI INCENTIVI DEL MISE, MA LA PARTITA SI GIOCA SUI FONDI UE”. “Benissimo gli incentivi e gli strumenti per la crescita, ma lo strumento principe per rilanciare la competitività dei professionisti passa attraverso i fondi strutturali europei”, ha commentato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine della prima riunione del tavolo di lavoro che ha visto la partecipazione di tutte le componenti del mondo professionale ordinistico, delle casse previdenziali e delle associazioni non ordinistiche. “Finalmente si apre una chance anche per i liberi professionisti italiani. Il gruppo di lavoro 'Competitività delle libere professioni' inaugurato oggi dal sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, Simona Vicari, ha mostrato una visione strategica sul mondo delle professioni che finora è mancata in Italia. Adesso possiamo cominciare a ragionare per rendere più competitivi gli studi professionali nel contesto internazionale”.
“Il tavolo parte sotto buoni auspici. Il sottosegretario Vicari ci ha illustrato gli strumenti e gli incentivi che fino a oggi erano ad esclusivo appannaggio delle piccole e medie imprese, ma ora c'è la volontà di estendere le stesse agevolazioni anche ai professionisti, in particolare il fondo di garanzia per le Pmi che è stato finora molto poco utilizzato dalle professioni” ha aggiunto Stella. “L'incontro odierno al Mise rappresenta senza dubbio uno snodo centrale per la crescita delle professioni in Italia e per l'accesso ai nuovi mercati e testimonia la consapevolezza del governo che i professionisti svolgono a tutti gli effetti un'attività economica e, poiché in Europa si va sempre più verso l'imprenditorializzazione del lavoro intellettuale, i professionisti hanno tutte le carte in regola per accedere anche ai fondi comunitari”.