“Fascicolo di fabbricato e libretto di impianto termico ed elettrico sono ormai necessità ineludibili, e non più rinviabili, se si vuole seriamente pensare ad una politica della sicurezza e dell’efficienza energetica del nostro patrimonio immobiliare che sino ad ora è colpevolmente mancata. Tutti, politici, costruttori edili, installatori, amministratori di condominio e proprietari di case, siamo chiamati a fare la nostra parte ed ognuno per le proprie responsabilità. Se si accetta questa sfida riusciremo, certamente in un tempo non breve, a mettere in sicurezza i nostri edifici; diversamente, che nessuno si lamenti al prossimo disastro.”
Lo afferma il Presidente Nazionale di CNA Installazione Impianti, Carmine Battipaglia.
“In Italia – ricorda Battipaglia - abbiamo attivi più di 30 milioni di impianti termici (oltre il 60% autonomo), 19 milioni di impianti di raffrescamento, oltre 24 milioni di impianti elettrici (il 92% con potenza inferiore ai 3 kW) e 12 milioni di impianti per la produzione di acqua calda sanitaria; di tutti questi impianti la grande maggioranza non è a norma, non ha la dichiarazione di conformità, ma nessuno ne parla o ne vuole parlare. Si preferisce mettere la testa sotto la sabbia e meravigliarsi di questa situazione solo quando esplode una caldaia o quando un impianto elettrico va in corto circuito e provoca un incendio causando danni a cose e persone.
Si è lodevolmente, anche se con molti limiti, iniziato a tentare una mappatura degli impianti termici con il DPR 74/2013 e con il DM 10 febbraio 2014 che hanno istituito il Catasto territoriale degli impianti termici ed il Libretto di Impianto con l’intento di stabilire precisi obblighi per i responsabili degli impianti e favorire l’interconnessione con il Catasto degli attestati di prestazione energetica.
Peccato che le Regioni si siano poi mosse ognuna per conto proprio con il risultato di avere Catasti regionali diversi e non dialoganti tra di loro e Libretti di impianto che, nonostante quanto previsto dal DPR 74/2013, variano da territorio a territorio. Siamo arrivati al caso limite di un nostro associato di Mantova che, per sua fortuna, ha clienti, oltre che in Lombardia, anche nelle provincie di Verona, Rovigo, Modena e Reggio Emilia, costretto a compilare 3 diversi libretti di impianto ed adempiere agli obblighi di 3 diversi catasti regionali; il tutto alla faccia della semplificazione.
Assieme a Prosiel, l’associazione per la sicurezza elettrica che annovera tra i propri soci i principali attori della filiera elettrica e di cui fa parte CNA Installazione Impianti, abbiamo proposto l’istituzione del Libretto di impianto elettrico, producendo un modello, in modo da avviare la creazione di una “anagrafe” anche per questa tipologia di impianti e chiudere il cerchio.
I Libretti di impianto assolvono pertanto ad una doppia funzione che parla la lingua della sicurezza e della professionalità.
Sicurezza per il consumatore che gli viene garantita dai documenti e dalle informazioni rilasciate dall’installatore, con la possibilità di verificare con frequenza gli interventi di manutenzione e ricevere indicazioni sulle sue istruzioni d’uso e sulla cura delle apparecchiature che lo compongono, che gli consentano di controllare la salute del suo impianto e, conseguentemente, di ridurre incidenti domestici e consumi.
Professionalità per l’installatore che, grazie al Libretto di Impianto avrà una traccia importante da consultare durante i controlli nelle abitazioni e potrà consegnare all’utente finale tutta la documentazione attestante la conformità normativa e installativa dell’impianto stesso.”