Via libera dal Consiglio regionale della Liguria, con 16 voti favorevoli (maggioranza di centro destra) e 15 contrari (minoranza), al disegno di legge n. 82 “Modifiche alla legge regionale 3 novembre 2009, n. 49 (Misure urgenti per il rilancio dell’attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico-edilizio)”.
Le modifiche proposte al Piano casa si sono rese necessarie per superare i rilievi di legittimità costituzionale mossi dal Governo. Si è, pertanto, provveduto ad adeguare la formulazione di alcuni articoli mediante esplicito riferimento alle procedure e agli adempimenti di legge in materia di approvazione delle varianti ai piani dei Parchi, di valutazione ambientale strategica, di valutazione di incidenza e delle procedure per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche disciplinate dal D.lgs. n. 42/2004 e s.m. “Si tratta – si legge in un comunicato della Regione Liguria - di procedure ed adempimenti obbligatoriamente prescritti dalla vigente legislazione, la cui mancata espressa menzione nella formulazione degli articoli, modificati con il disegno di legge, non implicava la volontà del legislatore regionale di prevederne la disapplicazione, diversamente da quanto ritenuto nel ricorso costituzionale”. Si è quindi resa necessaria l’esplicita indicazione delle relative procedure.
Il relatore di maggioranza, Andrea Costa (Gruppo Misto-Ncd Area Popolare), ha sottolineato che le modifiche riguardano le osservazioni di natura squisitamente tecnica fatte dal governo nei confronti del Piano Casa. In particolare è stato esplicitato che le varianti ai piani dei Parchi sono soggette alle procedure ordinarie di approvazione da parte della Regione e all’osservanza delle discipline in materia di valutazione ambientale strategica e di valutazione di incidenza. Costa ha ribattuto che il Piano casa è nato non per rilanciare l’economia, ma per dare una risposta al territorio, consentendo ai cittadini di eseguire determinati interventi. Contestualmente il Piano fornirà nuove opportunità di lavoro. Il relatore di maggioranza ha sottolineato che non è stato impugnato nessuno dei punti contestati dall’opposizione, a partire dal carattere non transitorio del provvedimento e ha ribadito che l’opposizione avrebbe strumentalizzato politicamente il Piano Casa.
È stato approvato un emendamento tecnico presentato dalla Giunta, mentre è stato invece respinto un emendamento presentato dal Movimento 5 Stelle secondo il quale la legge è da considerarsi sospesa fino a che ciascuno dei 235 comuni liguri dichiarati a rischio idrogeologico dall’Ispra nel rapporto datato 2 marzo 2016 “Dissesto idrogeologico in Italia” non sarà messo in completa sicurezza.
L’assessore regionale all’urbanistica, Marco Scajola, ha sottolineato che il Piano Casa è uno strumento per riqualificare l’esistente, senza consumo di suolo e ha ribadito che i comuni sono stati coinvolti nel percorso che ha portato all’elaborazione del Piano e una larga parte lo sta applicando. Limitazioni - ha sottolineato – sono state poste dai comuni maggiormente politicizzati, quali – ha detto – Genova e La Spezia. Scajola ha ricordato che nelle passate settimane c’è stato un incontro con il Ministero dei beni culturali per approfondire le questioni legate al Piano. «Ci è stato chiesto di spiegare in maniera più chiara quanto, a nostro parere, sembrava già esplicito e non abbiamo avuto alcuna difficoltà a farlo». L’assessore ha preannunciato la sottoscrizione di un accordo con i competenti ministeri per l’elaborazione del piano paesistico.