La Giunta regionale della Liguria, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Marco Scajola, ha approvato i nuovi standard urbanistici regionali che vanno a sostituire quelli ministeriali finora in vigore. In particolare, il nuovo Regolamento sostituisce gli standard urbanistici fissati da una legge nazionale del 1968 e quindi obsoleti, puramente quantitativi: al centro vengono posti i bisogni di rinnovamento delle città, privilegiando i servizi di urbanizzazione per innalzare il livello qualitativo dei centri urbani e degli insediamenti residenziali e produttivi.
Con questo provvedimento – spiega l’assessore Scajola – la Liguria si pone all’avanguardia a livello nazionale, grazie a linee guida ampiamente condivise con il territorio, che è stato coinvolto e ascoltato durante numerosi incontri con i Comuni liguri, l’Anci, l’Ance (associazione nazionale costruttori edili), gli ordini professionali e tecnici comunali. Questo Regolamento è il frutto di un lungo percorso di consultazione che si è svolto nel 2016 e recepisce la maggior parte delle osservazioni e proposte di volta in volta segnalate negli incontri, secondo una modalità di trasparenza e confronto che questo assessorato ha sempre adottato in questi due anni e proseguirà in futuro”. La scelta – aggiunge Scajola - è quella di indirizzare i Comuni verso una maggiore realizzazione di spazi verdi attrezzati, parchi urbani, piste ciclabili e aree pedonali attrezzate con wi-fi libero, aree sportive, spiagge libere e attrezzate, edifici per servizi di interesse comune nei quali possano integrarsi anche altre funzioni di pubblico interesse.
Il Regolamento consente inoltre ai Comuni di condividere servizi importanti tra cui, ad esempio, quelli per l’istruzione e le attività sportive in modo da migliorarne la qualità, concentrando le risorse disponibili.
Negli ultimi anni - prosegue l’assessore all’Urbanistica - le nostre città e il nostro modo di vivere sono profondamente cambiati. Anche i luoghi in cui abitiamo vanno ripensati, assecondando un nuovo modello di vita, più aperto alle tecnologie, rispettoso dell’ambiente e attento alle esigenze delle categorie più deboli come i portatori di handicap, ma anche rivolto a favorire le attività sportive, del tempo libero e lo sviluppo del turismo. Siamo certi – conclude - che i comuni e i cittadini liguri apprezzeranno questo lavoro, i cui frutti si vedranno già nei prossimi anni.