Arrivano modifiche al nuovo Piano Casa della Liguria, approvato il 19 ottobre dalla Giunta Toti (LEGGI TUTTO).
Ieri in Consiglio regionale la maggioranza di centrodestra ha presentato alcuni emendamenti al testo del disegno di legge, come spiega il presidente della IV Commissione Territorio-Ambiente, Andrea Costa (Gruppo Misto-Ncd Area popolare): «Abbiamo recepito suggerimenti raccolti durante le audizioni delle diverse categorie e parti coinvolte, e durante gli incontri fatti direttamente sul territorio per illustrare il testo. Fin dall’inizio avevamo detto che eravamo disponibili ad apportare delle modifiche, dei miglioramenti, per rispondere alle esigenze del territorio».
I COMUNI POTRANNO ESCLUDERE DELLE ZONE DALL'APPLICAZIONE DELLA LEGGE. Uno degli emendamenti consentirà ai Comuni, nei sessanta giorni successivi all’approvazione del disegno di legge, di escludere delle zone del loro territorio dall’applicazione del Piano Casa. «Mi auguro – ha detto Costa - venga meno la contrarietà di quei Comuni che hanno osteggiato il provvedimento, a meno che non si tratti semplicemente di una pregiudiziale di tipo politico-ideologico. Ma a questo punto lo scopriremo. E se si tratterà soltanto di questo, sarà molto difficile per questi Enti giustificarsi di fronte ai cittadini che attendono di poter ampliare la loro casa, per esigenze familiari».
A proposito del voto non favorevole espresso dal Cal, Costa precisa che «Il Cal non è un organo tecnico, ma politico. E comunque di fatto dieci dei suo membri si sono espressi a favore del Piano, quattro si sono astenuti e 13 hanno votato contro. Non si può dire in assoluto che ci sia una stroncatura e, comunque, stiamo accogliendo molte delle osservazioni fatte».
AI PARCHI L’ULTIMA PAROLA SU OGNI RICHIESTA DI INTERVENTO. Un altro emendamento attribuisce ai Parchi la possibilità di esprimersi puntualmente su ogni singola istanza presentata dai cittadini. In sintesi, a loro spetterà l’ultima parola su ogni richiesta di intervento.
RISPARMIO ENERGETICO. Diversi emendamenti riguardano il risparmio energetico. In particolare, l’ampliamento di un fabbricato verrà consentito a patto che si preveda per l’intero edificio un miglioramento del risparmio energetico. Si prevedono premialità volumetriche aggiuntive per gli edifici demoliti e ricostruiti, in caso di miglioramento del risparmio energetico. «La necessità di tener conto del risparmio energetico ci è stata segnalata con forza dalle associazioni dell’artigianato», puntualizza il presidente della IV Commissione.
CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO. Con un altro emendamento si consente il cambio di destinazione d’uso in edificio di tipo residenziale di fabbricati che hanno un’altra classificazione originaria, ad esempio di tipo rurale. Questo è consentito per fabbricati che abbiano un volume massimo di 200 metri cubi e cioè una superficie di circa 70 metri quadrati. «Si vuole in questo modo favorire il presidio sul territorio che crediamo sia una delle misure fondamentali per combattere il dissesto idrogeologico», spiega il consigliere.
Infine, con gli emendamenti presentati ieri, si puntualizza che il Piano Casa può essere applicato una sola volta su ogni singolo fabbricato e la demolizione e la relativa ricostruzione di un edificio è consentita soltanto all’interno di un medesimo comune.