Via libera dal Consiglio regionale della Liguria alla riforma dei criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.
I punti principali della riforma. Questi i punti principali della riforma:
- Vendita immobili di pregio inutilizzati per recuperare risorse da destinare a programmi di costruzione, acquisto e recupero di alloggi pubblici
- Bando per assegnazione degli alloggi ogni due anni
- Principali requisiti per l’accesso agli alloggi: per gli stranieri residenza da 10 anni sul territorio nazionale; per tutti da 5 anni nel bacino di utenza del Comune che emana il bando; assenza di condanne penali passate in giudicato ad eccezione di coloro che hanno concluso un percorso di riabilitazione
- 50% alloggi sarà destinato a nuclei familiari sotto la soglia di povertà assoluta; l’altro 50% a nuclei familiari in possesso dei requisiti o altri soggetti ‘fragili’ (anziani ultra 65enni; nuclei familiari con disabili o malati terminali a carico; giovani coppie con età non superiore a 40 anni con figli; appartenenti alle forze dell’ordine; nuclei familiari soggetti a procedure esecutive di rilascio; genitori separati o divorziati; persone sole con minori; nuclei familiari in condizioni abitative improprie)
- L’atto convenzionale ha durata di 8 anni, rinnovato alla scadenza previa verifica del mantenimento dei requisiti per la permanenza
- Il superamento del parametro dell’Isee del nucleo familiare per cinque anni consecutivi determina la decadenza dei diritto
- Entro sei mesi da entrata in vigore della legge gli enti gestori devono adottare un sistema di pronto intervento, ascolto, intermediazione sociale dell’utenza per garantire una risposta tempestiva a problemi di manutenzione, sicurezza e vivibilità dei quartieri.
"Da oggi i liguri e gli italiani sono al centro delle politiche di edilizia residenziale pubblica - dichiara il presidente della Regione Giovanni Toti-. Questa riforma garantisce più investimenti, più equità, più giustizia, più case e più facilità di accesso a chi davvero ha bisogno di un alloggio pubblico, in modo da evitare sprechi e inefficienze. I nuovi criteri di assegnazione delle case Erp sono legge regionale”.
“Questa è una riforma vera, coraggiosa, moderna, dinamica e al passo con i tempi che stiamo vivendo – aggiunge l’assessore all’Edilizia Marco Scajola -. È un primo passo importante che apre le maglie dell’edilizia pubblica a una serie di soggetti in difficoltà che prima erano esclusi dai bandi per l’assegnazione degli alloggi: in primis gli italiani, coloro che risiedono da più anni in Liguria, gli anziani, i portatori di handicap, le famiglie con malati terminali a carico, le giovani coppie, i genitori separati, le madri sole con figli, solo per citarne alcuni. Queste persone rappresentano un mondo che fino ad oggi non aveva avuto risposte concrete dalle Istituzioni”.
"Da oggi – prosegue Scajola - gli italiani sono al centro. Chi oggi vive in un alloggio di edilizia pubblica potrà, per gravi motivi di salute o per motivi di lavoro, spostarsi in altre province, avendo le stesse garanzie e il medesimo trattamento. Questo fino ad oggi non era permesso. Fino ad ora, poi, per presentare richiesta di accesso all’edilizia pubblica ci si doveva rivolgere esclusivamente al proprio comune di residenza: d’ora in avanti sarà possibile fare richiesta anche ai comuni vicini, purchè nello stesso bacino”.
“Questa riforma – prosegue l’assessore all’Edilizia - non chiude porte a nessuno ma, anzi, apre le porte alle tante famiglie in difficoltà che purtroppo sono in costante crescita. I fondi, poi, verranno utilizzati meglio per realizzare interventi di riqualificazione e di nuova edilizia pubblica. Si tratta quindi di un grande lavoro, che i cittadini attendevano dal 2004. Ringrazio il presidente Toti, tutta la Giunta e i consiglieri di maggioranza, perché con un lavoro di squadra abbiamo raggiunto un risultato importante, mantenendo l’impegno assunto con i cittadini nel 2015. Ringrazio anche i comitati dei diversi quartieri e le associazioni degli inquilini: con loro non è mai mancato il confronto costruttivo e collaborativo. Con questa riforma – conclude Scajola - la Liguria fa un notevole passo in avanti, nell’attenzione e nella cura dei più deboli e più sofferenti”.