Con lo stanziamento di 2.388.000 euro per la realizzazione di una nuova scuola dell’infanzia a Cimadolmo (TV), l’Inail inaugura l’attuazione del programma “scuole innovative”, previsto dalla legge 107 del 13 luglio 2015, cosiddetta “buona scuola”, che ha l’obiettivo di riaffermare il ruolo centrale della scuola, migliorare le competenze di studentesse e studenti e contrastare le diseguaglianze socio-culturali. Si tratta dell’approvazione del primo dei 56 interventi selezionati dal Miur, sulla base delle proposte presentate dagli enti locali interessati, secondo la normativa di riferimento, che consente all’Istituto di finanziare piani di edilizia scolastica per una cifra complessiva di 350 milioni di euro.
“L’approvazione del progetto per la costruzione della scuola dell’infanzia a Cimadolmo – commenta la consigliera di amministrazione Francesca Maione – è un primo passo importante in quanto si tratta di un investimento ‘a sviluppo’ che prevede cioè la totale realizzazione dell’opera, a cura e spese dell’Inail, da concedere poi in locazione all’ente locale. Le iniziative dell’Istituto – continua la Maione – connesse all’edilizia scolastica, per la messa in sicurezza degli edifici, per favorire la costruzione di scuole innovative e di stabili da destinare a poli per l’infanzia a gestione pubblica e per opere di elevata utilità sociale ci stanno particolarmente a cuore e, in tale ambito, nei primi mesi dell’anno sono stati cantierizzati investimenti per un totale di 24 milioni di euro e sono in corso di verifica altri quattro progetti per nuove scuole nei Comuni di Bagnatica, Modena, Borgovalbelluna e Riolo Terme”.
“Le politiche di investimento dell’Inail – afferma il presidente Franco Bettoni – rappresentano un intenso filone di intervento. Tra gli investimenti in forma diretta che l’Istituto pianifica sulla base del “Piano triennale degli investimenti 2021-2023”, oltre a quelli legati al patrimonio edilizio scolastico, rientrano anche quelli in edilizia sanitaria, nel settore alberghiero-termale, considerando le esigenze riabilitative dei nostri assicurati, e azioni di valorizzazione del patrimonio immobiliare. In questo modo si concretizza il nostro impegno a perseguire modelli di ‘edilizia sicura’, conciliando investimenti ‘a reddito’ e utilità sociale”.