L’atmosfera che si respira nel settore delle macchine per il legno è decisamente migliore. Tanti e da più parti i segnali che inducono a un maggiore ottimismo, peraltro sorretto dai dati: nel 2015 il fatturato delle tecnologie italiane per il legno è stato pari a 1.864 milioni di euro e l’indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2016 ha mostrato ulteriori segnali positivi, un rotondo più 22,7 per cento che è frutto di una crescita sostenuta sia del mercato italiano che di quelli esteri.
Pur tenendo conto che nell’anno ci sono andamenti oramai ricorrenti e ben noti, è evidente che se tale incremento dovesse mantenersi anche solo al 10 per cento su base annua, il fatturato complessivo del 2016 supererebbe la soglia dei due miliardi di euro, tornando molto vicino a quei 2,1 miliardi che sono il record assoluto del comparto.
“Ci sentiamo di poter dire, in tutta tranquillità, che una grossa mano a questo risultato lo ha certamente dato Xylexpo, la nostra biennale che si è conclusa da poche settimane”, ha commentato il presidente di Acimall e della rassegna Lorenzo Primultini. “Nelle settimane precedenti la fiera, nei giorni della manifestazione e nei commenti sui risultati delle aziende c’è un comune denominatore: la soddisfazione per il “maggio milanese”. Xylexpo, per quanto da sempre evento internazionale che guarda al mondo, è certamente stata ancora una volta la “fiera di casa” per il “made in Italy”; una opportunità che le aziende italiane hanno saputo cogliere in pieno per parlare agli operatori giunti a Milano da molte parti del mondo”.