Con decreto del Ministero delle Infrastrutture n. 578 del 17 dicembre 2020, sono state adottate le Linee Guida per la Classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti licenziate dall’Assemblea Generale del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici con parere n. 88/2019 nella seduta del 17.04.2020.
Riportiamo l'analisi del Consiglio nazionale degli Ingegneri contenuta nella circolare CNI n.686 di oggi 15 gennaio 2021.
“Il decreto, che attua le previsioni dell’art 14 (Sistema di monitoraggio dinamico per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali in condizioni di criticità e piano straordinario di monitoraggio dei beni culturali immobili) della legge 130/2018 (decreto “Genova”) raggiunge sostanzialmente tre finalità:
a. adotta Le linee Guida con un dispositivo avente valore di legge (art. 1) definendo (art. 2) “…le modalità di realizzazione, attuazione e gestione, in via sperimentale, di un sistema di monitoraggio di infrastrutture stradali ed autostradali….” , basandosi appunto sulle Linee Guide allegate come “Allegato A” al decreto stesso;
b. individua nel Consorzio interuniversitario ReLUIS il “soggetto attuatore” (art. 3) della sperimentazione;
c. istituisce (art. 4) la “Commissione di indirizzo e monitoraggio della sperimentazione”, chiamata, a supporto del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, per definire contenuti, criteri ed obiettivi della sperimentazione.
Sino ad oggi le Linee Guida, essendo del tutto armoniche con le Norme Tecniche delle Costruzioni, possono essere impiegate rientrando a pieno titolo nei documenti di comprovata validità di cui al capitolo 12 delle Norme stesse.
Adesso, le stesse vengono adottate con forza di decreto e, quindi, pur nelle more di una sperimentazione indirizzata ad un certo numero di ponti stradali ed autostradali appartenenti ad infrastrutture gestite da ANAS spa o da Concessionari autostradali, acquistano un più elevato valore e profilo applicativo.
Il Consiglio Nazionale Ingegneri ha seguito con attenzione tutta la evoluzione del processo che ha generato le Linee Guida, dalla collaborazione con la specifica struttura di missione istituita subito dopo il crollo del ponte di Genova, alla presenza nelle commissioni (redattrice e relatrice) che hanno portato al testo approvato dall’Assemblea Generale del CSLP nell’aprile 2020, fino alla scrittura del presente decreto, nel quale le competenze degli ingegneri sono assolutamente riconosciute anche dall’esplicito richiamo che il decreto fa all’art. 51 del R.D. 2537/1925 (Regolamento per le professioni di ingegnere ed architetto).
Si tratta di un provvedimento utile alla sicurezza dei cittadini, al processo di prevenzione e manutenzione del patrimonio infrastrutturale, da sempre al centro dell’azione del CNI, alla crescita professionale degli ingegneri ed allo sviluppo di nuove occasioni di lavoro.
La sperimentazione, peraltro già auspicata nel voto dell’assemblea generale dell’aprile 2020, attuata, sotto la guida del Consiglio Superiore dei LLPP da un soggetto (ReLUIS - Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica) altamente competente, consentirà di validare i contenuti delle linee guida con applicazione delle stesse “al vero” su casi di studio particolarmente significativi, di proporre modifiche e/o integrazioni al testo allegato al decreto, consegnando al contempo al mondo professionale un sistema di conoscenze, di metodi e di processi che confluiranno nelle competenze degli ingegneri che si dedicano a questa particolare specialità professionale.
Il tutto nel quadro delle indicazioni della legge 130/2018 che, dando espresso indirizzo all’utilizzo del Building Information Modeling – BIM, concorre alla crescita ed implementazione della digitalizzazione dei processi relativi alle costruzioni.
La valutazione della sicurezza, il progetto degli interventi coerenti con l’esito delle verifiche stesse, costituiranno il campo esclusivo di azione dei professionisti nel rispetto dei contenuti del D.Lgs. 50/2016; proprio per favorire lo sviluppo di queste attività, il Consiglio Nazionale Ingegneri attiverà specifici momenti formativi, divulgando anche i documenti internazionali posti alla base delle Linee guida, insieme alle esperienze più significative ed alle risultanze che la sperimentazione offrirà e di cui daremo costante informazione”.
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