Oggi gli impianti fotovoltaici altoatesini hanno una potenza di oltre 230 megawatt, Casa Clima ha all’attivo la certificazione di più di 5000 edifici e l’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC conta 70 collaboratori impegnati in 30 progetti di ricerca a livello locale e internazionale con un budget complessivo di oltre 60 milioni di euro. Nell’arco dei dieci anni, la partecipazione a questi progetti ha permesso all’Istituto di acquisire oltre 24 milioni di euro da diversi programmi di ricerca Europei. Questi fondi sono stati utilizzati in parte per le attività di ricerca dirette dell’istituto, ma sono anche stati redistribuiti sul territorio: oltre 8 milioni di euro sono confluiti verso partner altoatesini e oltre 6 verso partner dell’Euregio.
Il parallelo tra sviluppo del settore energetico e ricerca sulle energie rinnovabili è stato il filo conduttore dell’evento che si è svolto giovedì 4 giugno all’EURAC. Per festeggiare il suo decimo compleanno l’Istituto per le Energie Rinnovabili ha organizzato un incontro per discutere di quanto è stato fatto finora in Alto Adige e di quali sono le sfide per il futuro.Mentre nei primi anni il nostro scopo era quello di dimostrare che le energie rinnovabili potevano essere una soluzione valida, oggi questo non è più necessario. Ora la sfida è quella di sviluppare nuove applicazioni e di individuare il mix di tecnologie che permettano di gestire al meglio sistemi energetici in cui una parte sostanziale dell’energia deriva da fonti rinnovabili - , spiegano Wolfram Sparber e Alexandra Troi, rispettivamente direttore e vice-direttrice dell’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC.
All’incontro sono intervenuti i rappresentanti di due centri di ricerca europei che hanno parlato di risanamento energetico degli edifici su grande scala e di piani energetici regionali. A completare il quadro i contributi di rappresentanti dell’industria e della pubblica amministrazione.
È una grande soddisfazione vedere come un istituto nato con tre collaboratori abbia potuto espandersi e richiamare anche da fuori regione ingegneri e architetti con competenze specifiche. Oggi contiamo cinque gruppi di ricerca specializzati in sistemi fotovoltaici, efficienza energetica degli edifici, risanamento degli edifici storici, sistemi di riscaldamento e raffrescamento sostenibili e sistemi energetici regionali -, conclude Werner Stuflesser, presidente dell’EURAC.