“Sono incomprensibili le ragioni del definitivo no alla realizzazione della Loggia degli Uffizi. Abbandonare, dopo quasi 25 anni, il progetto del vincitore, Arata Isozaki, architetto di fama internazionale, priva Firenze, ed il nostro Paese tutto, di un’opera aperta alla contemporaneità rispettosa della storia della città”.
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) in merito alle decisioni assunte dal MIC che riguardano la Loggia del Museo degli Uffizi di Firenze.
Colpito senza giustificazioni il concorso di progettazione
“Grave mettere in discussione, per il CNAPPC, gli esiti di un Concorso. Ciò, oltre ad arrecare discredito a livello internazionale, rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di un percorso concorsuale che si è svolto secondo i criteri di trasparenza e di concorrenza e che è costato lavoro ed impegno per i tanti professionisti coinvolti”.
“Ancora più grave poi – prosegue – che le nuove ventilate soluzioni riguardo al progetto non prevedano una nuova procedura concorsuale e che siano assolutamente avvolte nel mistero le modalità con cui acquisire le soluzioni progettuali per realizzare il delicato intervento in uno dei luoghi più significativi della città di Firenze”.
“Questa vicenda eclatante – dichiara Francesco Miceli, Presidente del CNAPPC – colpisce, ingiustificatamente, il concorso di progettazione che per noi rappresenta la procedura fondamentale per realizzare buone opere pubbliche garantendo la qualità del progetto”.