In Lombardia scatta l'allarme ozono. Negli ultimi giorni le centraline Arpa hanno registrato, in gran parte dei comuni lombardi, livelli medi di concentrazione di ozono ben oltre la norma.
“Come ogni estate continuiamo a leggere bollettini di guerra dello smog – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Non è più rimandabile un’azione energica ed organica delle istituzioni, a partire da Regione Lombardia, per ridurre l’impatto del calore nei centri urbani. Vanno incentivate nelle città azioni coraggiose di adattamento al cambiamento climatico e di riduzione del traffico veicolare. A partire dal blocco di tutti i diesel,perché ormai è chiara la loro enorme responsabilità enorme come fonte primaria di inquinamento. La salute dei lombardi deve essere una priorità della politica”.
E di fatto la Regione Lombardia ha organizzato un Consiglio d'Emergenza, che si è concluso con il varo di alcuni decreti che aggiornano il Pria (Piano Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria), con misure che entreranno in vigore nei prossimi mesi.
Tre le aree di intervento identificate: riscaldamento domestico, attività agricole e zootecniche e traffico veicolare.
Sul fronte del riscaldamento, la Regione ha stabilito alcune misure per ridurre il particolato derivante dalla combustione delle biomasse legnose in ambito civile, attingendo alle risorse del Conto termico. Per il settore agricolo ci sarà una spinta per l'ammodernamento di macchine e attrezzature, con incentivi derivanti dal programma di sviluppo rurale. Mentre per quanto riguarda l'inquinamento da traffico stradale, è stato stabilito il divieto di circolazione, dal prossimo 1 ottobre 2018, dei veicoli Euro 3 (con blocchi dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30). Dal prossimo aprile i divieti di circolazione saranno estesi ai veicoli Euro 0 benzina e diesel e Euro 1 e 2 diesel, che non potranno più circolare, mentre dal 1 ottobre 2020 dovrebbe scattare lo stop invernale per i diesel Euro 4 e le auto a benzina Euro 1.